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Intervista a Brodino Digitale, illustratrice della nostra rubrica “Lazy News”

La mia nuova rubrichetta Lazy News compie il primo mese qui su Frizzfrizzi. 
Mi sembra il momento giusto per fare conoscenza con la sua illustratrice: Emanuela Carnevale, in arte Brodino Digitale.

Emanuela Carnevale, in arte Brodino Digitale

Sai che non so ancora come chiamarti: Brodino o Emanuela? E in ogni caso: perché Brodino Digitale? 

Puoi chiamarmi con entrambi i nomi, mi riconosco ugualmente. Ho due personalità, come i supereroi, anche se io non lo sono. Il nome “Brodino Digitale” è nato da mio fratello minore, che un giorno ha chiesto “brodino digitale” al posto di “brodino vegetale”. Ho pensato che sarebbe stato un nome perfetto per rappresentare il mio modo di vedere il mondo delle illustrazioni: un mix di idee.
Brodino Digitale è nato durante la pandemia, quando ho iniziato a illustrare quotidianamente. È diventato una terapia, una distrazione dalla realtà e dalla pandemia, e da allora non ho mai smesso di creare.

Raccontaci un po’ di te: da dove vieni, cosa fai? 

Vivo a Milano, ma sono originaria di Crotone. Durante la mia infanzia, ho vissuto in un piccolo paesino sulle montagne comasche, dove ricordo i lunghi viaggi in treno con mia madre, godendo dei paesaggi in continua trasformazione. Ho studiato Design a Firenze e comunicazione a Roma. Dopo la laurea ho iniziato come Art Director per alcune agenzie pubblicitarie prima di intraprendere la carriera di illustratrice nel 2020. 
Da allora, ho collaborato con importanti editori e marchi internazionali. Il mio lavoro abbraccia aree in ambito editoriale, pubblicità e animazione.

L’illustrazione per la prima puntata della rubrica “Lazy News”, intitolata Intorno alla Terra galleggiano migliaia di rifiuti
L’illustrazione della seconda puntata: Francia: riservisti a 70 anni

Nei tuoi lavori vedo una prevalenza di blu, mi sbaglio? E se sì, come mai? 

È una scelta che mi viene naturale e che finisce per influenzare il mio stile. Il blu ha sempre esercitato su di me un certo fascino, è un colore che riesce a trasmettere sensazioni di tranquillità, profondità e serenità. È come se aggiungesse un tocco di magia a ogni creazione. Potrei dire che sono un po’ “ossessionata” dal blu, ma credo che questo colore aggiunga proprio quel tocco di bellezza che cerco di trasmettere attraverso le mie opere. Sono sempre stata una persona blu, (I’m blue Da ba dee da ba di).

L’illustrazione della terza puntata: Gli ippopotami di Pablo Escobar

Tra le tue illustrazioni vedo anche spesso un certo glamour, un richiamo all’estate?

Sì, esattamente! Il richiamo all’estate e al glamour è un elemento che mi affascina e che spesso troverai nelle mie illustrazioni. Sono attratta da atmosfere vivaci e estive. Credo che il mare e il sole siano fonti inesauribili di ispirazione, e cerco di trasmettere quel senso di calore e di gioia che caratterizza le giornate estive.
Personalmente, adoro il caldo e il mare, e se potessi vivrei sempre in un luogo dove poter godere di spiagge e di mare cristallino. Anche se a volte il caldo può diventare un po’ opprimente, non rinuncerei mai alla gioia di trascorrere l’estate in un luogo caldo e soleggiato. Alla fine, sono un “Brodino”, abituata al calore.

Parliamo di notizie: che cosa ti interessa di quello che succede nel mondo? E cosa ti stimola illustrare? 

Mi appassionano molto gli eventi globali e le questioni sociali. Trovo che ogni storia umana sia unica e ricca di sfaccettature interessanti.
L’ampia varietà di esperienze e prospettive mi stimola a creare illustrazioni che possano catturare l’essenza di queste storie e comunicare emozioni, riflessioni e speranze universali.
Cerco sempre di trasmettere un messaggio positivo e significativo attraverso le mie opere, sperando di ispirare e stimolare una riflessione nel pubblico.

L’illustrazione della quarta puntata: Cinghiali in città
L’illustrazione della quinta puntata: Il sesso in carcere è un diritto?

Forse è presto per dirlo, ma finora quale notizia, tra quelle che hai illustrato, ti ha messo più in difficoltà e perché? 

Finora non ho incontrato particolari difficoltà, ma immagino che progetti legati alla politica possano presentare sfide maggiori, date le complessità e le sensibilità associate a quel tema.

Raccontaci un progetto-sogno al qualche ti piacerebbe dedicarti. 

Sarebbe un sogno realizzare un murale! A Roma vivevo in un quartiere ricco di street art, con nuovi murales che comparivano ogni giorno. Trascorrevo spesso i pomeriggi a osservarli, ammirando la creatività e l’espressione artistica.
Anche se non sono sicura di essere all’altezza, amo profondamente l’arte di strada e sarebbe incredibile poter contribuire a impreziosire un muro con la mia arte.

Una cosa che invece non illustreresti mai? 

Credo libri per l’infanzia, potrei mancare di una certa sensibilità e temo di rovinare la magia, ma mai dire mai! 

editorialista
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