Preparare il proprio funerale

Se non ci avete mai pensato o vi mancano gli spunti, Marco Taddei e Michele Rocchetti tornano in libreria con un libro che vi darà sicuramente qualche idea

Ho incontrato Marco Taddei solo una volta, mi pare, diversi anni fa. Era a un festival dove Marco presentava La nave dei folli (Orecchio Acerbo) insieme all’illustratore Michele Rocchetti
Tra di loro c’era una complicità e una verve comica davvero formidabili. Insieme erano divertentissimi e mi ricordarono Raimondo Vianello e Ugo Tognazzi ai tempi di Un, due, tre (non sono così vecchio per averli visti, ma sono appassionato di vecchiumi televisivi, questo sì).
Da allora Marco mi pare abbia pubblicato più graphic novel che libri illustrati, ma di recente è uscito un suo nuovo libro, nuovamente illustrato da Michele Rocchetti: Funerali preparati, edito da Quinto Quarto.

Poiché tra le varie cose sono molto appassionato di tutto ciò che riguarda la morte, che si tratta di libro o film, ovviamente non potevo esimermi dall’intervistare Marco.

Marco Taddei

Ciao Marco, che bello risentirti! L’ultima volta che ci siamo visti ti avevo lasciato con un libro sui matti, adesso ti ritrovo con uno sulla morte. Come mai tutto questo buon umore?

Ahaha che ci vuoi fare? I Matti e la Morte sono cose che vanno a braccetto, e tante volte fanno anche un balletto.
In realtà io e Michele già all’epoca della Nave dei Folli facemmo un libro sulla Morte, senza dichiararlo. E ora abbiamo fatto un libro sui Matti, anche stavolta senza dichiararlo. Ma suggerendolo, dato che tra le varie disposizioni funebri c’è pure quella di un Matto di Paese.

Scherzi a parte, come ti è venuto in mente di scrivere un libro di disposizioni funerarie?

Era nell’aria da tempo. Penso che alla fine abbia solo trovato il modo di arrivare al pubblico, saltando davanti a tutti gli altri progetti editoriali che sono educatamente in fila — alcuni, da anni.

Marco Taddei e Michele Rocchetti, “Funerali preparati”, Quinto Quarto, 2023
Marco Taddei e Michele Rocchetti, “Funerali preparati”, Quinto Quarto, 2023

Che rapporto hai con la morte?

Niente di particolare, penso nella norma. Ci penso a volte, e a volte no. Tuttavia il cimitero — e quindi la morte? — è legato profondamente alla mia infanzia — e quindi al mio immaginario?
Quando ero piccolo, mia madre e le mie zie mi portavano spesso al cimitero a far visita alla tomba del nonno. Ci si andava di frequente e, suppongo, era un modo come un altro per stare assieme al loro padre che non c’era più. Di queste “gite” mi è rimasta tutta la fascinazione di quel giardino silenzioso dentro la città. Tutto era sospeso e sempre assolato (non si va al cimitero quando piove) e quindi il senso di una delicata distanza si è impressa facilmente in me, e ancora oggi, associo quel senso di distacco protetto ai cimiteri, tanto che quando posso mi fermo volentieri a dare uno sguardo ai vari perimetri dedicati alle sepolture che si incontrano nei tanti giri pazzi che si fanno quando si va in giro senza meta ad esplorare questo strano mondo.
Michele non è da meno, anzi quando scoprimmo di avere questa medesima passione turistica si iniziò ad agglutinare l’idea e poi a formare il desiderio di preparare un libro dedicato al cimitero e alle sue astruse proprietà. Io trovai nel testamento il mezzo perfetto per farlo, mentre lui indagò e rielaborò i tanti spunti che si trovano nell’architettura funeraria e nel linguaggio delle lapidi, che è ricchissimo e stratificato, non solo per periodi storici, ma anche per differenze sociali e collocazioni geografiche.

Marco Taddei e Michele Rocchetti, “Funerali preparati”, Quinto Quarto, 2023

Il vostro libro è una sorta di esercizio di stile, che declina il tema delle disposizioni funerarie con personaggi diversi, che vanno da filosofo alla strega, dal povero al matto, e poi ci sono il costruttore di labirinti (questo mi è piaciuto molto!), il frate che indovinava (mi ricorda qualcuno), e ancora: la suora, il massone, il robot e altre ancora. Tu ne hai una preferita?

A me, come ad un babbo un po’ democristiano, piacciono tutti i personaggi, così nessuno si indispettisce.
Mi fa piacere che ti sia piaciuto il Costruttore. È, come si dice, un umile omaggio a Franco Maria Ricci, maestro che dell’effimero ha fatto la sua cifra poetica e stilistica. Il senso dell’enigma in lui era al massimo grado e, questo senso dell’enigma, è stato preparato e predisposto un po’ in tutte le disposizioni. I personaggi che si affacciano nelle pagine di Funerali preparati vanno risolti, proprio come un indovinello, retroattivamente attraverso il loro estremo elaborato. Che non contiene, come il testamento, una testimonianza sul da farsi delle proprie sostanze, ma le precise istruzioni per il “finale”, la chiave di lettura da imprimere sull’intero percorso della vita del singolo. 
Una canzone, se suonata ad un funerale, diventa qualcosa di più. Si dice che la morte livelli e, forse proprio per questo motivo, ogni essere umano, con le sue finali minuzie lasciate per iscritto, fa di tutto per evitare questa livellatura. Ed ecco che Michele è stato impeccabile a far apparire ogni personaggio, sia nei simboli che nelle fattezze, come unico. In qualche maniera, ha operato come un ottimo esecutore testamentario di ognuno di loro. Le loro storie trasudano inequivocabilmente dalle immagini. 

Marco Taddei e Michele Rocchetti, “Funerali preparati”, Quinto Quarto, 2023

Alla fine del libro, c’è un poster pieghevole sul cui retro si può annotare, barrando delle caselle, le disposizioni per la propria cerimonia funebre. La trovo un’idea geniale e soprattutto pratica: si può decidere come annunciare la propria dipartita, chi non si vuole alla propria cerimonia, quale oggetto si desidera ci accompagni nell’estremo viaggio, cosa non deve mancare alla cerimonia e soprattutto, chi si desidera come officiante.
Io penso che opterò per il banditore, non voglio pusillanimi, voglio almeno una delle mie chitarre, ovviamente alla cerimonia non deve mancare musica a palla. Quanto all’officiante, chiunque andrà bene, basta che sia vestito da Wookie. E tu?

Qui so bene chi ride sotto il baffi: Maura, la nostra editrice! È lei che ha insistito nell’apporre e predisporre il leporello alla fine di Funerali preparati.
Io e Michele pensavamo ad un tono del libro più controllato, ironico e ascetico assieme, ma giustamente Maura ci ha fatto vedere oltre. Un’idea che si è rivelata ottima e davanti alla quale mi tolgo ogni volta il cappello.
Alla fine, nel libro, ci sono le disposizioni dei Due Autori. Hanno il numero di XIII bis, e sembra quasi il numero del bus che porta i vecchietti a giocare alla bocciofila. Michele, da buon vigile urbano delle passioni, ha predisposto per bene tutto quanto; io, da piccolo fiammiferaio, ho lasciato solo l’epitaffio “Metteva di cattivo umore”. Quanto alle disposizioni legate alla cerimonia, rubo una frase a uno dei nostri personaggi, che penso che basti e sia stata composta per ogni cosa: “stappate una bottiglia, siate felici!”.

Marco Taddei, illustrazioni di Michele Rocchetti

Funerali preparati

Quinto Quarto, 2023
98 pagine

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Marco Taddei

È nato a Vasto (Ch) nel 1979.
È scrittore e sceneggiatore. 
Nel 2013, assieme a Simone Angelini, esordisce nel mondo del fumetto. Tra le loro pubblicazioni: i due volumi di Storie Brevi e Senza Pietà, (ristampati in volume unico nel 2017 da Panini Comics); Anubi (Premio Boscarato come miglior fumetto dell’anno al TCBF, Premio XL Repubblica come miglior fumetto); Malloy – Gabelliere spaziale, pubblicato da Panini Comics nel 2017.
Nel 2018 inizia il sodalizio con la casa editrice Coconino Press, che ristampa Anubi e pubblica in successione Horus, Quattro Vecchi di Merda ed Enrico, prequel di Anubi.
Nel 2017 firma La Nave dei Folli con le illustrazioni di Michele Rocchetti, pubblicato da Orecchio Acerbo.
Nel 2020 fa parte degli autori selezionati per la serie I Mestieri del Fumetto, nell’ambito della XX Settimana della Lingua Italiana nel Mondo promossa dal Ministero degli Esteri e dei Beni Culturali.
Di più recente pubblicazione: Il Battesimo del Porco (MalEdizioni, 2020) con Samuele Canestrari; La Quarta Guerra Mondiale (Feltrinelli Comics, 2021) con Spugna e Alexander Von Humboldt: un Mistero alla Luce del Giorno (Hoppípolla, 2022), con Eleonora Antonioni.
La sua ultima pubblicazione a fumetti è Malanotte – La Maledizione della Pantafa (Coconino Press, 2022) con i disegni di La Came.
Nel 2023 ha vinto il Premio Boscarato come miglior sceneggiatore.
Insegna alla Scuola Internazionale di Comics di Firenze e all’Accademia del Fumetto di Pescara.
I suoi libri sono stati pubblicati in Spagna, Francia e Stati Uniti.

Marco Taddei e Michele Rocchetti, “Funerali preparati”, Quinto Quarto, 2023
Marco Taddei e Michele Rocchetti, “Funerali preparati”, Quinto Quarto, 2023
Marco Taddei e Michele Rocchetti, “Funerali preparati”, Quinto Quarto, 2023
Marco Taddei e Michele Rocchetti, “Funerali preparati”, Quinto Quarto, 2023
Marco Taddei e Michele Rocchetti, “Funerali preparati”, Quinto Quarto, 2023
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