Cinque albi sudcoreani

La Corea del Sud compra da anni moltissimi nostri albi illustrati ma finora questo interesse non è stato troppo ricambiato da parte nostra. Solo adesso cominciano ad arrivarci, finalmente tradotti in italiano, i primi albi illustrati, devo dire, molto belli.
Sconosciuti a noi fino a poco tempo fa, alcuni autori e illustratori sudcoreani si stanno già affermando come tra i più interessanti del panorama editoriale.


Cinque è una rubrica di Davide Calì che parla di cinque libri, cinque fumetti o cinque-qualsiasi-altra-cosa.

Le caramelle magiche
di Heena Baek, Terre di Mezzo

Un bambino si annoia perché non ha nessuno con cui giocare, così va a comprare delle biglie. Al negozio però compra un sacchetto di quelle che sembrano biglie ma invece sono caramelle. Caramelle con uno strano potere. Una lo rende in grado di sentire i pensieri del divano, una invece lo rende capace di capire la lingua dei cani, e poi ce n’è una che gli fa sentire i pensieri di papà e una che lo fa parlare con la nonna che non c’è più. Ne rimane ancora una, quella trasparente… A cosa servirà?
È, secondo me, uno dei libri illustrati più belli degli ultimi anni. È anche l’albo che ci ha fatto conoscere l’incredibile talento di Heena Baek, cui vi segnalo anche Io sono un cane e La fata dell’acqua (sempre Terre di Mezzo).

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Le grandi mani di mio padre
di Choi Deok-kyu, Quinto Quarto

Un silent book che racconta un figlio che si prende cura del proprio padre e lo accudisce, esattamente come suo padre, quando era piccolo, ha fatto con lui.
Gli taglia le unghie e lo lava, lo imbocca, gli mette le scarpe, lo veste.
Un libro sul rapporto generazionale e su come un padre viene a trovarsi a essere padre del proprio bambino e, in qualche modo, padre del proprio padre. Delicato e molto bello.

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La preoccupazione di una piccola talpa
di Sang-Keun Kim, Kite Edizioni

La nonna una volta ha detto alla piccola talpa: quando hai una preoccupazione, tu rotola una palla di neve. Piccola talpa una preoccupazione in effetti ce l’ha: perché non ha amici? Così, fa una palla di neve e comincia a farla rotolare. E rotola, rotola, la palla di neve si ingrandisce. Come farà a passare tutto l’inverno senza nemmeno un amico? Come si fa a trovarne uno? La palla diventa sempre più grande. Alle volte però, quando si è troppo concentrati nelle proprie preoccupazioni, non vediamo che la soluzione è proprio lì, sotto il nostro naso.
Sang-Keun Kim ha pubblicato soltanto due libri in Italia, ma è già diventato uno dei miei autori preferiti. Se questo vi piace, cercate anche Il desiderio di una piccola talpa.

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La porta
di Ji Hyeon Lee, Orecchio Acerbo

Un bambino varca una porta e si ritrova in uno strano mondo, molto simile al nostro, ma popolato da gente strana che parla una lingua incomprensibile.
Il bambino trascorre il pomeriggio con queste creature e, anche se non si capiscono, gioca e si diverte. Lentamente, gli succede qualcosa…
Un altro silent molto bello dalla stessa autrice de La piscina (sempre Orecchio Acerbo).

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Un fruit rouge
di Yi Gee Eun, Rue du Monde

Un giorno, sulla testa del piccolo orsetto affamato cade un frutto rosso. L’orsetto alza la testa verso l’albero e decide di scalarlo per cercare altri frutti rossi. Quando pensa di averne trovato uno, si tratta però di un bruco. Poi della coda di uno scoiattolo. Poi un favo d’api. L’orsetto continua a scalare e scalare finché… 

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editorialista
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