Tra design liquido, design spontaneo e processi ed esperienze di progettazione

Un incontro, a Bologna, con gli autori di tre testi preziosissimi per capire com'è cambiato e come sta cambiando il design

Chi progetta gli oggetti che ci circondano e dei quali ci circondiamo ogni giorno? Che pensiero c’è dietro a una sedia, a un piatto, a un vaso, a un tavolo, a un umile e semplicissimo tappo? Quale visione del mondo? Quali bisogni? E quanto lavoro occorre prima di arrivare a quella sedia, quel tavolo, quel piatto? Quanto studio? C’è differenza tra progettare una sedia e un palazzo; un libro e una città? E quando l’oggetto non c’è, ma si progettano invece sistemi, processi, o addirittura — per spingersi ancora più in là nell’immateriale e inafferrabile — concetti?

Se fosse semplice rispondere a domande come queste, gran parte del discorso che ruota attorno al design e alla progettualità non avrebbe senso di esistere — «Si fa così. Bisogna sapere questo e questo. Servono tot ore. Costa x. E stop» —, ma a quel punto il design stesso cesserebbe di evolversi, e di conseguenza fallirebbe in partenza nel tentare di perseguire il suo scopo ultimo, il suo significato più profondo: risolvere problemi: problemi semplici e complessi; problemi che non sono stati ancora risolti, o almeno non del tutto; problemi che cambiano; problemi nuovi.
Ecco, allora forse avrebbe senso chiedersi com’è cambiato e come sta cambiando il design, e a questo si può invece provare a rispondere a partire da tre libri, che saranno protagonisti, domani, 26 marzo 2024, di una giornata di incontri con i loro autori.

I tre libri sono Design liquido, del nostro Tommaso Bovo (Forma Edizioni), Design! Oggetti, processi, esperienze, a cura di Francesca Zanella (Electa), e Design spontaneo, di Dario Scodeller (Corraini Edizioni), e l’evento che li vede al centro della discussione è Racconti di Design per la Città: La Parola agli Autori, un’iniziativa organizzata da Elena Formia e Silvia Gasparotto del Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna nell’ambito del Corso di Laurea Triennale in Design del Prodotto Industriale, come parte di Design X – 10 anni di Unibo, le celebrazioni per il decennale dei corsi di design presso la più antica università italiana.

Sono tre opere molto diverse tra loro, quelle di Zanella, Bovo e Scodeller, capaci di offrire prospettive differenti sul tema, attraversando passato e presente e fornendo gli strumenti adeguati per poter provare a speculare sul futuro.
La mattinata di incontri — rivolta principalmente alle studentesse e agli studenti ma aperta a tutte e tutti; l’appuntamento è alle 10,15 presso l’Auditorium Biagi della Biblioteca Sala Borsa, in p.zza del Nettuno 3, a Bologna — vedrà la partecipazione dei due autori e dell’autrice che, spiegano le organizzatrici «condivideranno una propria visione sul design, approfondendo i contenuti dei libri, condividendo aneddoti, riflessioni e punti di vista personali, e offrendo stimoli e spunti di riflessione».

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