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In un Paese in cui l’immobilismo è un valore, la deriva un’attitudine e l’inerzia un modo di vivere che ti traghetta dall’uno all’altra in balia degli eventi è quantomeno incoraggiante vedere che un settore di nicchia come quello dell’autoproduzione editoriale—che a sua volta vive in una piccola, agitatissima bolla all’interno di un settore, quello dell’editoria, che in una società dove non si legge è già nicchia di per sé—continui ad espandersi, arricchendosi di nuove realtà che si danno da fare e pian piano imparano a fare rete, e soprattutto si circonda di un bacino di appassionati che, seppure ancora minuscolo, cresce e si moltiplica.

Ogni volta che un fanzinaro racconta il suo lavoro, un futuro fanzinaro è lì ad ascoltarlo. E quando pure il futuro fanzinaro racconterà la sua passione i futuri-futuri fanzinari ad ascoltare saranno due. E così via. Come una cellula che si sdoppia. Così nascono i bambini e così evolve la cultura.
In uno scenario come questo ogni festival che nasce e che sceglie di dare spazio e visibilità a chi fa autoproduzione editoriale va considerato un incubatore del futuro culturale del nostro Paese (ché non esistono solo gli incubatori d’impresa, cari i miei giovani-vecchi con l’ossessione per le start up) e va accolto con il sincero entusiasmo con cui si abbraccia una neo-mamma.

Quindi grandi applausi alla libreria Scripta Manent di Roma (di cui abbiamo parlato un anno fa), fondata da Lina Monaco e Maurizio Ceccato, che dobbiamo pure ringraziare per uno dei migliori (auto)prodotti editoriali in circolazione—parlo di Watt—e che stasera inaugureranno Scanner, sottotitolo automatici · autoprodotti · autoalimentati, una tre giorni dedicata a riviste indipendenti e fanzine.

Il vero punto di forza dell’evento sta proprio nel racconto. Come ho scritto altre volte il più grande limite di questa piccola e meravigliosa nicchia dell’editoria autoprodotta è l’autoreferenzialità, una sorta di endemica timidezza nel raccontarsi (spesso erroneamente scambiata per snobismo).
Scanner proverà a rimediare, dando appunto spazio ai creatori, che avranno modo di parlare della genesi delle loro opere, delle storie che ci sono dietro, dei materiali, dei concetti, della collaborazione con gli artisti. E soprattutto avranno modo di mostrare dal vivo come si realizza un fanzine: rilegatura, composizione, matrici e scarti…

Tra le realtà che parteciperanno—Bubka, Canemarcio, Delebile, Drome, Canicola, Flanerì, Inuit, Lök, Night Italia, Nu®ant, Pastiche, Resina, Semiserie Lab, Squame, Stranedizioni, Studio Pilar, Superamici, Teiera, Terracava e ovviamente Watt—tante vecchie conoscenze di Frizzifrizzi.

Scanner | automatici · autoprodotti · autoalimentati
QUANDO: 15 – 17 novembre 2013 | 17,00 – 24,00
DOVE: Scripta Manent | via Pietro Fedele 54, Roma | mappa | facebook

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