Illustrazione di Alessandro Sanna (courtesy: Storie ad acquerelli)

Storie ad acquerello: a Bergamo la terza edizione di un festival dedicato a questa meravigliosa tecnica

«Io uso l’acquerello, e l’acqua. E con l’acqua non si sa mai. Con l’acqua tutto può espandersi e possono venire fuori delle immagini che non erano proprio quelle che si avevano in mente, e quando io provo a dipingere qualsiasi soggetto, che potrebbe essere una bicicletta, un cagnolino, un gatto, un paesaggio, un albero, non voglio solo rappresentare quel soggetto, io devo essere quel soggetto, quindi se faccio un cielo devo essere cielo mentre lo sto facendo».
Così, durante una conferenza di qualche anno fa, un fuoriclasse dell’acquerello — l’illustratore e autore Alessandro Sanna, vincitore per ben tre volte del prestigioso Premio Andersen — parlava dell’uso di questa tecnica nel suo lavoro.

COSA
Storie ad acquerello
QUANDO
2-3 settembre 2023
DOVE
Bergamo

È proprio nell’imprevedibilità, nel dinamismo, nella leggerezza, nelle delicate trasparenze dell’acqua e nella sua re(l)azione con il colore che sta il fascino di questo antichissimo metodo di pittura: il più vicino all’ineffabile materia di cui sono fatti i sogni e la fantasia, ma pure, per secoli, il più fedele strumento per registrare la realtà: una sorta di fotografia prima della fotografia, che grazie alla sua maneggevolezza — bastano una scatolina di colori, un poco d’acqua e un blocco note — ha infatti accompagnato generazioni di viaggiatrici ed esploratori, capaci di raccontare e immortalare il mondo con le loro pennellate. E se di solito è la prima tecnica che si impara negli anni dell’infanzia, è allo stesso tempo tra le più difficili da padroneggiare — un paragone che mi viene in mente è quello con l’armonica a bocca o con il flauto dolce: per suonare, suonano sempre, e li si consegna allegramente a bambine e bambini con il messaggio implicito «sono facili», ma quant’è poi complicato far loro fare ciò che vuoi.

Anche nell’epoca del digitale, e delle tele fatte di pixel sempre a portata di mano sui tablet di artiste e artisti, l’acquerello è comunque riuscito a ritagliarsi un suo spazio, spesso all’insegna della contaminazione con altre tecniche. Da qui l’idea dell’illustratrice Laura Cortinovis, tre anni fa, di dar vita a un festival per celebrare la bellezza dell’acquerello, mostrarne le potenzialità nell’illustrazione contemporanea e avvicinare il pubblico a questa tecnica.
Quel festival, nato nel 2021 a Bergamo, si chiama Storie ad acquerello e il prossimo 2 settembre inaugurerà la sua terza edizione, curata da Cortinovis e organizzata in collaborazione con l’associazione culturale Spazio Cam e il negozio online di belle arti Momarte.

Alcune foto della scorsa edizione

(courtesy: Storie ad acquerello)

«L’acquerello non è soltanto una tecnica lieve, lirica, riservata alla resa poetica della natura: è un mezzo che possiede molte vite e molte voci, capace di liberare il gesto per sviluppare le infinite possibilità del colore, ideale complemento visivo di libri e racconti. La leggerezza del gesto, le sfumature e le trasparenze si trasformano in emozione per chi osserva. Le illustrazioni diventano porte su mondi meravigliosi» dice la curatrice. E quelle “molte voci” e “infinite possibilità del colore” si potranno effettivamente vedere in azione grazie ai molti ospiti presenti, non solo acquarelliste e acquarellisti: il succitato Alessandro Sanna, i suoi “colleghi premi Andersen” Giovanni Manna e Sonia Maria Luce Possentini, e poi Antonio Bonanno, Cecilia Boschi, Mirti Bertagna, Alice Caldarella, Cecilia Cavallini, la stessa Laura Cortinovis, Daniela Costa, Marina Cremonini, Ericavale Morello, Roberta Favia, Letizia Iannaccone, Assia Ieradi, Margherita Leoni, Laura Manaresi, Valentina Maselli, Eleonora Pace, Anna Paolini, Daniela Pareschi, Paolo Proietti, Thibault Prugne, Richolly Rosazza, Valentina Scagnolari, Ilaria Urbinati, Francesca Dafne Vignaga e Giorgio Volpe: diverse generazioni, diversi stili e sensibilità, diverse storie da raccontare, diverse progettualità e attitudini (o meno) per l’improvvisazione, ma il medesimo amore per una tecnica senza tempo.

Nei due giorni di festival, Storie ad acquerello presenta un programma ricchissimo di incontri con autrici e autori, dimostrazioni dal vivo, laboratori per adulti e per ragazzi (dai 16 anni), e mostre. Quest’anno le esposizioni saranno due: una è la prima personale italiana del francese Thibault Prugne, con le illustrazioni del suo libro Il profumo della grande estate, edito in Italia da Rizzoli e tradotto da Francesca Mazzurana; l’altra è Blu, la collettiva di tutte le artiste e gli artisti invitati.
A ospitare i tanti appuntamenti saranno tre spazi, tutti quanti all’interno delle mura della cosiddetta Città Alta di Bergamo: il Seminarino, il Circolino Città Alta e il Teatro Sant’Andrea — che è anche la sede di Spazio Cam.

Alcune opere delle artiste e degli artisti presenti

(courtesy: Storie ad acquerello)

Alessandro Sanna
Giovanni Manna
Sonia Maria Luce Possentini
Antonio Bonanno
Cecilia Boschi
Mirti Bertagna
Alice Caldarella
Cecilia Cavallini
Laura Cortinovis
Daniela Costa
Marina Cremonini
Ericavale Morello
Roberta Favia (esperta in letteratura per l’infanzia)
Letizia Iannaccone
Assia Ieradi
Margherita Leoni
Laura Manaresi
Valentina Maselli
Eleonora Pace
Anna Paolini
Daniela Pareschi
Thibault Prugne
Paolo Proietti
Richolly Rosazza
Valentina Scagnolari
Ilaria Urbinati
Francesca Dafne Vignaga
Giorgio Volpe (scrittore e attore)
co-fondatore e direttore
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