In un libro vent’anni di carriera del grande designer Luca Nichetto

A capo di uno dei più prolifici studi di design europei, Luca Nichetto ha iniziato a progettare oggetti prima ancora di sapere che esistesse effettivamente un mestiere e un nome per identificare chi lo fa: designer.

Luca Nichetto fotografato da Norman Morgan
(courtesy: Nichetto Studio)

Classe 1976, cresciuto a Murano, laddove la mattina a colazione puoi incrociare alcuni tra i migliori vetrai del mondo, negli anni delle superiori Nichetto — come ebbe modo di raccontare al nostro Tommaso Bovo — girava per le fornaci cercando di vendere i suoi disegni in modo da tirar su qualche soldo per andare a divertirsi con gli amici. Poi, durante l’università, l’incontro con Simon Moore, che all’epoca era art director della fornace Salviati.
«Compro tutti i tuoi disegni, ma non ne produrrò nemmeno uno» gli disse Moore, aggiungendo: «Vedo che hai del talento ma di aziende e di cosa si produce non ci capisci ancora nulla. Visto che sei di Murano, se vuoi, passa qui una volta alla settimana, così posso spiegarti e mostrarti un po’ di cose».
A detta di Nichetto, quelle visite settimanali furono la più grande scuola che si potesse desiderare, e l’inizio di un percorso che l’ha poi portato a diventare uno dei più richiesti e premiati progettisti internazionali.

Oggi il suo Nichetto Studio, fondato nel 2006, ha due sedi, una a Venezia e, dal 2011, una a Stoccolma. Innumerevoli i progetti realizzati per marchi e aziende di tutto il mondo: da Foscarini a Cassina, da Ginori a Italesse, da Rubelli a Wittmann, da Moooi a da Hermès: vetro e ceramiche, occhiali e tessuti, sedute e illuminazione, coltelli e maniglie, interior design e architettura, il tutto con un’idea ben chiara: «design non è arte», dice lui, scettico nei confronti dell’autoproduzione («ha senso solo in quei rari casi in cui si ha bisogno di uscire dalle dinamiche dell’industria per sperimentare più liberamente, ma rimane comunque una ricerca che ha sempre l’obiettivo ultimo di essere portata poi nell’ambito della produzione seriale: altrimenti è fine a sé stessa, non ha senso», sostiene) ma assolutamente convinto che il futuro del design stia nel produrre meno, ma meglio.

“Nichetto Studio: Projects, Collaborations and Conversations in Design”, Phaidon, 2022
(courtesy: Nichetto Studio)

Ora, a poco più di vent’anni dal suo primo pezzo ufficiale — la collezione Mille Bolle, progettata proprio per Salviati e diventata subito un best seller dell’azienda — è arrivato il momento per Nichetto di fermarsi a guardare indietro prima di tornare a volgere il suo sguardo al domani.
L’ha fatto con un libro, Nichetto Studio: Projects, Collaborations and Conversations in Design.

Pubblicato da Phaidon e curato nella grafica da Henrik Nygren e Keun Kim Roland, il volume ripercorre due decenni di carriera e si sviluppa in due sezioni, l’una cronologicamente opposta all’altra, dedicate rispettivamente a progetti e testimonianze.
Il libro, infatti, è pieno di storie — molte delle quali narrate dallo stesso Nichetto — e di voci, quelle di colleghe e colleghi, giornaliste e giornalisti, curatrici e curatori, e dirigenti d’azienda intervistati dallo scrittore Max Fraser e dall’architetta e giornalista Francesca Picchi.
Sono quasi 140 i progetti raccolti, mostrati attraverso centinaia di fotografie, prototipi e bozzetti.

Una retrospettiva preziosissima non solo per fare il punto sull’opera e le idee di uno dei più importanti nomi del design contemporaneo, ma anche per conoscere — grazie ai tanti racconti “dal di dentro” — le dinamiche di questo mondo, aspetto assai prezioso per chi sta ora studiando progettazione o sta appena avvicinandosi a questo mestiere.

Nichetto Studio: Projects, Collaborations and Conversations in Design

Phaidon, maggio 2022
240 pagine, cartonato

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“Nichetto Studio: Projects, Collaborations and Conversations in Design”, Phaidon, 2022
(courtesy: Nichetto Studio)
“Nichetto Studio: Projects, Collaborations and Conversations in Design”, Phaidon, 2022
(courtesy: Nichetto Studio)
“Nichetto Studio: Projects, Collaborations and Conversations in Design”, Phaidon, 2022
(courtesy: Nichetto Studio)
“Nichetto Studio: Projects, Collaborations and Conversations in Design”, Phaidon, 2022
(courtesy: Nichetto Studio)
“Nichetto Studio: Projects, Collaborations and Conversations in Design”, Phaidon, 2022
(courtesy: Nichetto Studio)
“Nichetto Studio: Projects, Collaborations and Conversations in Design”, Phaidon, 2022
(courtesy: Nichetto Studio)
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