Chinese Costumes: 24 tavole degli anni ’30 da scaricare gratuitamente

Dato alle stampe nel 1932, il libro Chinese Costumes uscì in poche copie, prodotte in Cina, all’interno della comunità britannica, grazie a un uomo, tale Hardy Jowett, che conosceva il paese come le sue tasche.
Originario dello Yorkshire, Jowett arrivò a Pechino per motivi di lavoro già nel 1896, ma ben presto cominciò a operare come missionario insieme alla chiesa metodista. Negli anni della Prima guerra mondiale prese parte, in veste di ufficiale, alla spedizione dei Chinese Labour Corps, un corpo di oltre 100mila volontari reclutati dagli inglesi per lavorare nelle retrovie e nelle fabbriche — è una pagina molto poco conosciuta della Grande guerra, questa: i cinesi andarono sì come volontari, ma erano perlopiù disperati attratti dalla paga. In Europa vennero trattati quasi come schiavi e molti riuscirono a tornare a casa solo due anni dopo la fine del conflitto, nel 1920. Anche Jowett, che nel frattempo era diventato capitano di stato maggiore sul fronte francese, ritornò in Cina nel ’20, per poi lavorare come manager per la Asiatic Petroleum Company, nel frattempo partecipando molto attivamente alla vita culturale di Pechino, e non solo all’interno della comunità britannica.

Jowett — che era sposato con un’artista, Katharine Wheatley, anche lei inglese, arrivata in Cina al seguito di un’altra missione metodista — faceva infatti parte di svariate organizzazioni e commissioni, tra cui quella dell’Istituto di Belle Arti di Pechino. Scrisse anche prefazioni e introduzioni per diversi libri, tra i quali appunto Chinese Costume.
Il volume uscì in poche copie, tutte prodotte a mano, dalle copertina in seta alle illustrazioni, opera di artisti che facevano parte della Chinese Painting Association of Peiping, cioè l’associazione cinese di pittura di Pechino.
Le 24 tavole rappresentano i costumi tradizionali e officiali usati durante la dinastia Manciù-Qing, caduta nel 1912 con la fine dell’impero e la proclamazione della repubblica. A disegnarli furono gli ultimi membri della famiglia di pittori di corte che per generazioni servì gli imperatori.
«I compilatori di questa collezione unica di costumi» scrisse Jowett nella prefazione, «hanno reso un servizio di grande valore ai presenti e futuri studiosi di questioni cinesi».
Per la cronaca: Jowett morì nel 1936, e le sue ceneri furono riportate in Inghilterra, come da sua volontà.

Le rare copie ancora esistenti di Chinese Costume oggi si trovano a prezzi piuttosto alti (dalle 2000 alle 4000 sterline). Un esemplare fa parte della collezione della piattaforma Rawpixel, che l’ha digitalizzata, restaurata nei colori e messa online, a disposizione di chiunque, da scaricare anche in alta risoluzione.

Tavola tratta da “Chinese Costumes”, 1932
(fonte: rawpixel.com)
Tavola tratta da “Chinese Costumes”, 1932
(fonte: rawpixel.com)
Tavola tratta da “Chinese Costumes”, 1932
(fonte: rawpixel.com)
Tavola tratta da “Chinese Costumes”, 1932
(fonte: rawpixel.com)
Tavola tratta da “Chinese Costumes”, 1932
(fonte: rawpixel.com)
Tavola tratta da “Chinese Costumes”, 1932
(fonte: rawpixel.com)
Tavola tratta da “Chinese Costumes”, 1932
(fonte: rawpixel.com)
Tavola tratta da “Chinese Costumes”, 1932
(fonte: rawpixel.com)
Tavola tratta da “Chinese Costumes”, 1932
(fonte: rawpixel.com)
Tavola tratta da “Chinese Costumes”, 1932
(fonte: rawpixel.com)
Tavola tratta da “Chinese Costumes”, 1932
(fonte: rawpixel.com)
Tavola tratta da “Chinese Costumes”, 1932
(fonte: rawpixel.com)
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