Tutte le cose su cui sedersi: la poltrona, una panca, la sedia dell’entrata, quella dell’ufficio, della cucina, della camera. O la sedia fatta di fili. E il pouf, la sedia a dondolo… Ma anche un poggiapiedi va benissimo. Come pure lo sgabello del bar, l’altalena, tre libri messi uno sull’altro, un cavallo a dondolo!
E poi tutte le cose dove fare una siesta. Tutte le cose che sono in cucina. Tutte le cose che fanno luce. Quelle che riscaldano. Le cose dove mettere altre cose.
«Il libro è un wordbook che ha come tema la casa. Ci sono gli oggetti e i loro nomi. La particolarità è che ogni doppia ospita degli oggetti in base all’uso che che se ne può fare», mi ha raccontato l’autrice via chat. Autrice che è poi la stessa Gaia Stella che il giorno dopo il finissage di una mostra importante come Pranzo Improvvisato, di cui è stata una delle ideatrici, ha preso ed è volata a Parigi per l’inaugurazione della mostra di Toutes les choses avec lesquelles…, il suo ultimo libro illustrato pubblicato dall’editore francese Hélium e uscito lo scorso 16 settembre.
Nel libro, come mi ha spiegato Gaia, «c’è la voce di un narratore (che non ti svelo chi è perché si scopre solo alla fine) e la voce racconta che nella sua casa ci sono cose sulle quali ci si può sedere, cose sulle quali arrampicarsi, cose con le quali si rinfresca…».
La mostra ha aperto ieri sera presso La manufacture parisienne (se sei a Parigi non perdertela) e domani Gaia terrà un laboratorio sulla creazione di timbri e la realizzazione di pattern. Timbri che l’artista si fabbrica da sola, disegnando e ritagliando sottili fogli di gomma.