Parlare di un’arte in movimento come l’animazione utilizzando un’oggetto statico e fatto di carta come una rivista: se funziona per il cinema — e le decine di magazine là fuori ne sono la prova — perché non dovrebbe essere lo stesso anche con la motion graphic?
È questa l’idea di due designer, Adeline Marteil e Ingrid Mengdehl, che a ottobre hanno lanciato Marimo, magazine indipendente dedicato appunto all’illustrazione e alla grafica in movimento.
Rispettivamente di base a Levallois, a pochi chilometri da Parigi, e a Bristol, Marteil e Mengdehl hanno pensato a una rivista bilingue inglese/francese focalizzata non tanto sulle news ma sugli approfondimenti su artisti, opere, tecniche e sulla storia dell’animazione.
Facendo ovviamente largo uso dell’illustrazione, Marimo pubblica numeri che ruotano ciascuno attorno a un tema diverso. Il primo è “la casa”, luogo che «per alcuni significa la sicurezza di una famiglia. Per altri un ambiente limitante da cui scappare. La casa, in definitiva, può essere alla fine di una pericolosa avventura o all’inizio di un lungo viaggio», spiegano le due, che si conoscono fin da ragazze e si sono ritagliate, grazie a questa rivista, l’occasione per lavorare assieme.
Il primo numero di Marimo si può acquistare online.

(courtesy: Marimo)

(courtesy: Marimo)

(courtesy: Marimo)

(courtesy: Marimo)

(courtesy: Marimo)

(courtesy: Marimo)

(courtesy: Marimo)