Se non vale l’aver fatto le entrate dal finestrino à la Bo e Luke sulla Panda 30 rossa di mia nonna, aver contribuito a spaccarne lo sterzo per simulazioni hardcore da fermo su ipotetiche strade sterrate in compagnia del fidato “cugino” (a volte invisibile, altre in carne ed ossa, nello specifico Marco oppure Andrea, solo una volta addirittura un mio omonimo, Simone; ma no, niente donne: mai!), aver tolto il freno a mano in almeno cinque occasioni, con conseguente discesa mortale al ralenty verso il burrone del canyon (una buca sull’asfalto, sotto al portico di casa)… se tutto questo non vale allora non ho mai avuto una macchina. Nemmeno la patente. Perché ho la testa bacata e di tanto in tanto può capitare che si spenga all’improvviso – la testa, non la macchina – senza dare spiegazioni e allora che te ne fai di sganciare fior di euro a stato, assicurazione, autostrade, meccanici, gommisti, benzinai e petrolieri se poi ad ogni incrocio, semaforo, corsia di sorpasso o rotatoria rischi di diventare una scheggia impazzita tipo i nonnini di South Park nella puntata in cui con le auto facevano fuori mezza città?
No, meglio a piedi. E se vuoi correre meglio la bici.
Magari customizzata come quella di Dargen D’Amico nel singolo Pioverà Benza del duo degli Useless Wooden Toys (Riccardo Terzi e Gilberto Girardi), ultimo estratto dal loro album Piatto Forte, che si è meritato pure un # su twitter, dove si parla di benza, biciclette e Hattori Hanzo.
Il video è di Marco Mucig. Fotografia di Gianluca Montesano aka Calu.
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