Simone va in bici, Ethel pure, così come le mie cugine, perfino mio fratello e mia nipote vanno in bici; molti dei collaboratori di Frizzifrizzi poi adorano le bici, ma io no, mai salita su una bici, neppure quella con le rotelle, neppure a 4-5-6-7 anni.
Io e le due ruote non siamo compatibili, ma inevitabilmente che succede? I produttori di bici italiani (e non) scrivono a me perché li segnali e così eccomi ancora una volta a raccontare la storia di un giovane marchio italiano.
Quella che racconto oggi è una storia d’amore, la storia di una passione tanto forte (e contagiosa) da finire per cambiare la vita dei suoi protagonisti; a raccontarmela è Annalisa, che si occupa della parte organizzativa e della comunicazione di b.ciclo.
Il marchio nasce nel 2014 a Bologna, Alessandro il fondatore decide di trasformare la sua passione in professione così inizia a produrre biciclette ispirate a modelli vintage.
La produzione è completamente artigianale e Made in Italy, Alessandro si dedica alla ricerca di ogni singola componente ed accessorio e le cose paiono andare per il meglio, quando ad inizio 2016 arriva Andrea, voleva acquistare due bici ma resta conquistato e si aggiunge alla squadra, seguito poco tempo dopo da Annalisa.
I tre hanno un’idea guida: “la bicicletta non deve essere solo più considerata un mezzo di trasporto, ma un accessorio vero e proprio attraverso cui esprimere la propria personalità”.












