Ultimamente sto iniziando a trasformarmi in mio padre. Il processo è lento ma inesorabile, testimoniato da tante piccole cose – gesti, gusti che cambiano, tic verbali – che vado scoprendo pian piano, non senza una bella dose di brividi alla schiena.
Ho iniziato dal profumo: convinto fosse una fragranza adatta a me, ho poi scoperto essere tremendamente simile all’odore che da piccolo sentivo sul cuscino di mio padre. Ho continuato con le cravatte, indossandole molto più spesso di quanto mi ricordi abbia mai fatto, anche se per ora l’effetto è diverso: io ho i dread e 30kg in meno, lui una bella stempiatura (ma quella arriverà anche per me).
Forse i ragazzi di Koolto (per il momento) mi hanno salvato, spedendomi una delle loro t-shirt trompe l’oeil con una cravatta disegnata sopra.
Se poi volessi dare una svolta decisiva e distaccarmi del tutto dal cammino paterno, comunque, potrei sempre indossare una di quelle che hanno mandato ad Ethel e Francesca, con disegnata sopra una collana…
