Videogames | Samurai Gunn

Da queste parti si parla poco di videogames ma di tanto in tanto, quando esce un titolo che promette di essere in qualche modo rivoluzionario—nel concetto più che nello sviluppo—facciamo volentieri un’eccezione.
Nel caso di Samurai Gunn, sviluppato da una delle giovani promesse del gaming indipendente, il losangelino Beau Blyth, e dalla sua casa di produzioni Teknopants, nonostante la grafica sia un tuffo nel passato a 8bit pieno di pixel degli anni ’80, ad essere vincente—e a quanto dicono quelli che ci hanno giocato, a dare vera e propria dipendenza—è la filosofia di gioco. Semplicissima.

Due (o quattro) samurai si sfidano. Ciascuno ha a disposizione nient’altro che una spada ed una pistola con tre pallottole, che possono essere evitate dagli avversari solo con un ottimo tempismo di spada. Ogni duello, come è facile immaginare, dura potenzialmente pochissimo. Questione di riflessi, certo, ma il vero asso nella manica è un misto di pazienza zen, di percezione dello spazio (intrappolare l’altro giocatore è quasi fondamentale per avere la meglio su di lui e grazie ai colpi di spada è possibile intervenire sulle ambientazioni, ad esempio creando per sé piattaforme da appoggio o togliendone agli altri) e di interpretazione quasi magica dell’istante decisivo, tuo e dell’avversario).
Alla fine la sfida la vince chi riesce ad arrivare per primo a 10 massacri ma c’è anche un cinematografico duello al tramonto per sancire il vero vincitore—se non ho capito male il duello scatta in situazioni tipo 9 a 9.

Samurai Gunn arriverà intorno a Natale per i PC mentre bisognerà attendere il 2014 per PS4 e PSVita.

http://vimeo.com/73198674

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