Come ogni lunedì: le tasse arretrate del Vaticano

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Le tasse non sono «un’usurpazione», ma «il cuore del patto sociale». Sono le parole di Papa Francesco durante un’udienza ai rappresentanti di Confindustria a dicembre 2022.
A gennaio dello stesso anno, ricevendo invece una delegazione dell’Agenzia delle Entrate, il Papa affrontava il problema dell’evasione fiscale, sottolineando la necessità di tutelare i più poveri, grazie a un’equa ridistribuzione dei profitti, attraverso le imposte.
Da anni però la UE chiede allo Stato italiano di riscuotere gli arretrati IMU del Vaticano perché le sue attività commerciali, come hotel, cliniche e scuole, devono rispettare le norme della concorrenza leale. Lo stato italiano non è certo della somma da riscuotere ma nel 2021 si parlava di circa 5 miliardi di euro per il periodo di imposta 2006-2011.
Secondo il periodico Avvenire, si tratterebbe di notizie false o imprecise. Chi ha ragione?
Per ora l’unica cosa certa è che la Chiesa Cattolica, incassa dallo Stato italiano, grazie all’8 per mille, circa un miliardo di euro l’anno.

(copyright: Alessandra Bruni)

Come ogni lunedì è una rubrica a cura della giovane illustratrice e tatuatrice Alessandra Bruni, che ogni settimana illustra una notizia della settimana precedente.

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