«A volte non c’è niente di meglio che rimboccarsi le maniche, indossare il grembiule e trovare il proprio flusso, che sia attraverso una quasi meditativa sessione di intaglio o semplicemente mescolando e testando l’inchiostro. La stampa ha così tanti vantaggi per il proprio benessere che non sorprende che questo numero sia pieno di messaggi di speranza e di cambiamento in positivo» scrive il designer John Coe riguardo al nuovo numero di Pressing Matters, rivista dedicata alle arti tradizionali della stampa di cui è fondatore e direttore.
Quel gesto — quello di arrotolare la manica prima di mettersi al lavoro e di sporcarsi le mani con i colori — è anche sulla copertina, che abbraccia cento pagine piene, come sempre, delle storie di chi, in tutto il mondo, si dedica a praticare e spesso anche insegnare discipline e tecniche come la serigrafia e la xilografia, la collografia e l’incisione.
Protagoniste e protagonisti di Pressing Matters n.17 sono Chloe Barnes, Helena Laguna Bastante, Beanwave Editions, Alicia Calbet, Tom Callos, Annika Cox, Designs In Mind, Ruth Ellis, Jake Garfield, Peter Green, Het Palet, Kimberly Jeffers, Michael van Kekem, Alex Luciano, Jennifer Mack-Watkins, Sam Marshall, Rosanna Morris, Jay Price, Theo Wang, Eleanor May Watson. Sono donne e uomini, giovani e meno giovani, e vengono dal Regno Unito e dai Paesi Bassi, dagli Stati Uniti, dalla Spagna e dalle Barbados. Nella rivista — fatta e pensata da chi stampa, per chi stampa — mostrano i loro studi e i laboratori, parlano di tecniche e di esperienze, e presentano le loro opere.