Petites Luxures: le storie intime e piccanti illustrate da Simon Frankart

Carezze intime, in un bosco, durante una passeggiata a cercar funghi.
Una notte di sesso per strada, sul cofano di un auto, con un taxi a godersi lo spettacolo.
Due ragazze che si scrivono versi sulla pelle fino a denudarsi completamente.
Un amplesso sull’orlo di un burrone.
Un tradimento virtuale con la realtà aumentata.

Sono solo alcune delle storie raccolte e illustrate dall’artista francese Simon Frankart nel suo libro Petites Luxures – Storie intime, uscito lo scorso maggio in Italia, pubblicato da L’Ippocampo dopo il grande successo dell’edizione francese, data alle stampe da Editions Hoëbeke nell’ottobre del 2019.

Simon Frankart, “Petites Luxures – Storie intime”, L’Ippocampo Edizioni, maggio 2020 (foto: Frizzifrizzi)

Per oltre 15 anni Frankart ha lavorato come designer grafico ma il successo è arrivato solo di recente, grazie a un account Instagram oggi seguitissimo, @petitesluxures (1,3 milioni di follower nel momento in cui scrivo), che quasi quotidianamente pubblica disegni erotici accompagnati da giochi di parole e, talvolta, storie vere — o fantasie, ma poco importa ai fini del risultato — raccontate dai fan.

Aperto in forma anonima nel 2014 e per lungo tempo portato avanti senza metterci né la faccia né il nome — tanto che, tra giornalisti e follower, c’era chi ipotizzava che l’autore potesse essere una donna — l’account è nato per caso, quando, a letto con l’influenza, Frankart ha abbozzato dei febbricitanti disegni di pin up senza però completarli, scoprendo poi, una volta guarito, che proprio l’incompiutezza dava a quegli schizzi una carica erotica.

Simon Frankart, “Petites Luxures – Storie intime”, L’Ippocampo Edizioni, maggio 2020 (foto: Frizzifrizzi)

Da allora quei segni minimali, che giocano con lo spazio negativo, lasciando alla mente dello spettatore e della spettatrice il compito di completare l’immagine e fantasticare (esattamente gli stessi ingredienti dello stimolo erotico), sono diventati il “marchio di fabbrica” di Petites Luxures: uno stile che è anche funzionale per riuscire a scampare alla rigida e bacchettona censura dei social network.

Quando è arrivato il momento di realizzare il suo primo libro, Frankart ha chiesto ai suoi follower di inviargli storie vere: ne sono arrivate oltre 1000 da tutto il mondo: dalla Francia e dagli Stati Uniti, dall’Italia e dalla Spagna, dalla Svizzera e dal Sud Africa, dall’India e dall’Ungheria, scritte da donne e da uomini. Tra di esse l’autore ne ha selezionate 50, realizzando poi altrettante illustrazioni ad hoc.

Simon Frankart, “Petites Luxures – Storie intime”, L’Ippocampo Edizioni, maggio 2020 (foto: Frizzifrizzi)

Si tratta di storie brevi, talvolta brevissime, i cui ingredienti sono perlopiù il desiderio improvviso, le situazioni “proibite”, le circostanze assurde e dunque ancor più eccitanti, e quei piccoli e maldestri incidenti che rendono divertente e appassionante il sesso.

Negli scaffali delle librerie, Petites Luxures – Storie intime lo si trova in quelle zone grigie dove “ufficialmente” si va a cercare per fare regali stuzzicanti ad amici e amiche. Il luogo perfetto per quel genere di situazioni che poi potrebbero finire nel prossimo libro di Frankart.

Simon Frankart, “Petites Luxures – Storie intime”, L’Ippocampo Edizioni, maggio 2020 (foto: Frizzifrizzi)
Simon Frankart, “Petites Luxures – Storie intime”, L’Ippocampo Edizioni, maggio 2020 (foto: Frizzifrizzi)
Simon Frankart, “Petites Luxures – Storie intime”, L’Ippocampo Edizioni, maggio 2020 (foto: Frizzifrizzi)
Simon Frankart, “Petites Luxures – Storie intime”, L’Ippocampo Edizioni, maggio 2020 (foto: Frizzifrizzi)
Simon Frankart, “Petites Luxures – Storie intime”, L’Ippocampo Edizioni, maggio 2020 (foto: Frizzifrizzi)
Simon Frankart, “Petites Luxures – Storie intime”, L’Ippocampo Edizioni, maggio 2020 (foto: Frizzifrizzi)
Simon Frankart, “Petites Luxures – Storie intime”, L’Ippocampo Edizioni, maggio 2020 (foto: Frizzifrizzi)
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