I caratteri del muro di Berlino

In questo celebratissimo trentennale dalla caduta del muro di Berlino, l’unico a non poter “parlare” è stato il muro stesso, visto che non c’è più (fatto a pezzi, che a loro volta sono arrivati in tutto il mondo, pure qui in Italia).
L’associazione culturale tedesca The Cultural Heirs, tuttavia, ha deciso di dare al muro la possibilità di comunicare di nuovo, e l’ha fatto attraverso le scritte che negli anni si sono stratificate sul muro stesso.

L’agenzia creativa Heimat ha infatti cercato tra le foto storiche e le immagini dei pezzi ancora esistenti per ricavare un alfabeto che è poi stato utilizzato in un video: Voice of the Wall – Your message of freedom.
«Sono nato il 13 agosto del 1961», dice il muro. «Tecnicamente separavo dei settori. La realtà è che separavo famiglie, fratelli, sorelle, innamorati. Era un compito terribile».

(fonte: voiceofthewall.de)

Ad accompagnare l’uscita del video c’è anche un sito, Voice of the Wall, che permette di utilizzare quegli stessi caratteri utilizzati nel filmato per comporre messaggi da condividere poi sui social network.

«Se posso chiedervi qualcosa», dice infine la voce del muro, «non ricostruitemi. Da nessuna parte. Neanche nelle vostre menti».

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Un messaggio

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