Lo stemma di Mosca, visto da 33 artisti

Di retaggio militare, gli stemmi araldici vengono comunemente utilizzati in tutto il mondo da alcuni stati e dalle loro suddivisioni amministrative.
A volte immutati per secoli, altre ritoccati più e più volte in seguito a eventi politici o bellici, gli stemmi rappresentano solitamente le radici e le aspirazioni dei popoli (leggi: i vincitori, quelli che scrivono la storia) che decidono di adottarli, e attraverso i simboli e i colori utilizzati si possono ricavare molte informazioni sulla storia di un luogo.

Fare la parodia di uno stemma ufficiale, dunque, è una questione estremamente delicata, non così “sovversiva” quanto bruciare una bandiera, ma ci siamo quasi.
È però ciò che hanno fatto — con molta ironia — 33 artisti russi invitati da Misha e Nadya Petrick, dell’omonimo studio di illustrazione e animazione, a dare una propria interpretazione dello stemma della città di Mosca.

Il risultato è un cortometraggio nel quale l’originale — dove si vede San Giorgio che uccide un basilisco con una lancia — viene trasfigurato in opere che vanno dall’evidente critica politica e sociale alla semplice reinterpretazione in funzione del proprio immaginario, fino al completo nonsense.

Di seguito alcune delle opere, tutte visibili su Behance, dove ciascuna è accompagnata da un breve commento dell’artista che l’ha prodotta.

Valery Zarytovsky (fonte: behance.net)
Anton Gudim (fonte: behance.net)
Superdesigners (fonte: behance.net)
Anna Cattish (fonte: behance.net)
Anya Savelyeva, Misha Petrick (fonte: behance.net)
Slava Kovalev (fonte: behance.net)
Radik Z (fonte: behance.net)
Alex Fedotov (fonte: behance.net)
Un messaggio

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