In questi ultimi anni, chi si occupa di progettazione grafica ha sempre più spesso ricevuto, da parte dei clienti, la richiesta di identità visive flessibili e dinamiche, capaci di adattarsi alle tante piattaforme disponibili e di attirare l’attenzione attraverso — ad esempio — un logo animato, possibilmente capace di reagire alle azioni dell’utente o a date condizioni esterne.
Grazie alle tecnologie digitali e alle tecniche di stampa odierne, le potenzialità sono ormai pressoché infinite.
«Un tempo di abbondanza visiva e pirotecnica tattile», lo chiama il designer britannico Richard Baird nel nuovo numero della sua fanzine LogoArchive, che prende il nome dall’omonimo account Instagram nel quale Baird pubblica alcuni tra i più interessanti loghi del passato.

La fanzine, anziché essere un semplice compendio cartaceo di alcuni degli esempi pubblicati online, è una vera e propria piattaforma di critica e approfondimento sul tema dell’identità visiva. In ciascun numero Baird affronta un tema e lo analizza attraverso un testo introduttivo e un piccolo inserto colorato, che nel quinto numero di LogoArchive, dedicato al concetto di Tecnica, diventa un elenco delle strategie formali utilizzate dai designer di metà ‘900 per raggiungere — nonostante i limiti tecnici del periodo — l’originalità, la riconoscibilità e la longevità richiesta a un logo.
Sono 11 le tecniche che Baird riconosce — rotazione, forme impossibili, transizione, tassellatura, spazio negativo, contorni illusori, figurativo, prossimità, composizione, ripetizione, spazialità —, spiegandole e mostrandole attraverso esempi eccellenti (anche italiani: ci sono Giancarlo Iliprandi, Maurizio Milani, Franco Grignani, Italo Lupi).

Tecniche che, secondo l’autore, «sono state in parte marginalizzate, usurpate dalla stampa moderna e dalle tecnologie di visualizzazione», ma che tuttavia «rimangono utili punti di riferimento per aiutare a creare, oggi, un simbolo efficace, uno che funziona bene in bianco o nero, che può essere utilizzato con inchiostri vibranti, materiali seducenti e finiture accattivanti, oltre ad essere visualizzato in movimento su sempre più diversi tipi di schermi».
12 pagine + 12 di inserto, LogoArchive n.5 si acquista online, e presto, a grande richiesta, uscirà anche la ristampa del primo numero, prodotta in un’edizione limitata di sole 200 copie.










