Designer, docente ed editore indipendente, il tedesco Jens Müller è un’autorità quando si tratta di storia della progettazione grafica. Co-fondatore dello studio creativo Vista, di base a Düsseldorf, insegnante presso l’Università di Scienze Applicate della medesima città e presso il Dipartimento di Design dell’Università di Scienze Applicate di Dortmund, da diversi anni Müller pubblica dei veri e propri gioielli con la sua Optik Books, casa editrice indipendente focalizzata soprattutto su opere che vanno a riscoprire e valorizzare professionisti e periodi poco conosciuti del graphic design, dai poster cinematografici di Hans Hillmann alla grafica di Berlino Ovest durante la guerra fredda.
Parallelamente all’attività con Optik Books, il designer ha firmato anche diversi volumi che sono stati e sono ancora dei veri best-seller nella vivace nicchia dei libri di grafica, ovvero i due tomi della History of Graphic Design, dati alle stampe da Taschen, e, per il medesimo editore, Logo Modernism, una densa e informatissima indagine sui più interessanti logo di epoca modernista: ben 6000, disegnati tra gli anni ’40 e gli anni ’80.
Frutto di ben sette anni di lavoro, Logo Modernism è uscito nel 2015 e in breve tempo è diventato uno dei testi fondamentali per chiunque si occupi di progettare logo e, più in generale, per chiunque faccia comunicazione visiva.

(fonte: taschen.com)
Ora, dopo altri sette anni, quel libro ha un ideale seguito. O meglio, una sorta di prequel, in cui Müller si è messo a fare ricerca e ad approfondire il periodo ancora precedente, quello cioè che inizia circa a metà ‘800, quando cominciarono a vedere la luce i primissimi esempi di logo, evoluzione degli stemmi delle casate.
Intitolato Logo Beginnings e pubblicato ancora una volta da Taschen, il volume raccoglie anche in questo caso più di 6000 logo, nati tra il 1870 e il 1940. Tre di essi ce ne sono alcuni arrivati praticamente indenni fino a oggi, come quelli di Mercedes e di BMW, di Rolex e Louis Vuitton, solo per citarne alcuni.
Ideato dallo studio Vista e curato da Müller, Logo Beginnings è suddiviso in quattro categorie formali — Figurative, Form, Effect, e Typographical — e ciascuna di esse è a sua volta ripartita in base agli elementi fondamentali del disegno: cerchi, linee, contorni, ecc.
Come in Logo Modernism, pure in questo caso l’opera è frutto di un lavoro enorme, dimostrato non solo dalla grande quantità di marchi d’epoca ma anche dai saggi critici contenuti nel libro e dalle sezioni speciali che vanno ad approfondire la storia di alcuni storici logo, tra cui quello di Olivetti.

(fonte: taschen.com)

(fonte: taschen.com)