Primary Paper n.2 — Age (courtesy: Primary Paper)

Il secondo numero di Primary Paper è dedicato all’età e all’invecchiare

Giovinezza e vecchiaia. Rughe, capelli grigi, volti che invecchiano, occhi che molto hanno visto, corpi segnati dall’età, in dialogo e in contrasto con le membra lisce e gli sguardi affamati di futuro di chi invece ha ancora molti anni davanti a sé.

Dopo un esordio che ruotava attorno al tema del colore, la rivista indipendente Primary Paper — dedicata alla fotografia e nata nel 2018 a New York dall’idea della stylist Coquito Cassibba e della grafica e art director Jessica McGowan — ha deciso di focalizzare la seconda uscita attorno al concetto di età. Age è infatti il titolo del nuovo volume, che esplora l’argomento da molteplici punti di vista, attraverso le opere di fotografi, stylist, artisti e scrittori.

Primary Paper n.2 — Age
(courtesy: Primary Paper)
Primary Paper n.2 — Age
(courtesy: Primary Paper)

«In ogni numero esaminiamo le tendenze che coinvolgono la fotografia in quel momento. “L’età” sembra essere sempre più rilevante in tanti settori. Ci siamo rese conto che molti fotografi, e persino i marchi, non si stanno più concentrando sui giovani e la giovinezza. È in corso un vero cambiamento nella diversità di soggetti e nel fare i casting. Questo ci piace molto, e volevamo celebrarlo nel nuovo numero», mi ha raccontato Jessica McGowan.

Primary Paper n.2 — Age
(courtesy: Primary Paper)

Ciò che salta immediatamente all’occhio, tra le quasi 200 pagine della rivista, sono i colori, che caratterizzavano anche Primary Paper n.1. Se lì erano più vivaci, qua le tinte si fanno più calme perché — come spiega McGowan — «in questo numero la fotografia ha un tono più attenuato, quindi la nostra tavolozza è molto più matura: dei bei color oliva, pesca, blu leggero». Tonalità che si sposano perfettamente con le immagini, piene di sguardi ma soprattutto piene di texture, da quelle degli abiti a quelle della pelle — mappa che non mente mai nel rivelare la propria, esatta posizione in quel territorio incognito, terribile e meraviglioso che è la vita —, e insieme danno alle pagine una inattesa dimensione “tattile”.

Forte e delicato allo stesso tempo, emozionante e ironico, nonostante sia un progetto relativamente nuovo Primary Paper si pone già come uno dei più interessanti magazine fotografici in un panorama internazionale che comunque non scarseggia di certo di ottime realtà. Quando, via mail, le chiedo la “ricetta”, se così la si può definire, McGowan non si tira indietro.

«Primary Paper è una rivista a conduzione femminile con un mix unico di arte, design e moda, e la fotografia è il veicolo che riunisce tutti questi soggetti nel modo più autentico e reale. Vogliamo che i nostri collaboratori raccontino storie personali e che esprimano emozioni attraverso il loro lavoro. Niente è forzato o esagerato, e chi collabora con noi è libero di fare ciò che sente si adatti meglio al tema. Vogliamo rimanere fedeli a questa visione e pensiamo che sia ciò che ci distingue davvero dalle altre pubblicazioni».

Primary Paper n.2 — Age
(courtesy: Primary Paper)
Primary Paper n.2 — Age
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Primary Paper n.2 — Age
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Primary Paper n.2 — Age
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Primary Paper n.2 — Age
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Primary Paper n.2 — Age
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Primary Paper n.2 — Age
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Primary Paper n.2 — Age
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