1. i bibliotecari amano leggere
2. ai bibliotecari non piace la censura
3. i bibliotecari pensano che le informazioni dovrebbero essere gratuite e disponibili per tutti
4. i bibliotecari sanno che sui libri non tutte le risposte sono sui libri, ma la maggior parte di esse sì
5. i bibliotecari sanno che l’empatia viene dal conoscere le storie degli altri
6. i bibliotecari possono aiutarti a trovare la tua prossima buona lettura
7. i bibliotecari sono sempre felici di verificare quella notizia per te
8. i bibliotecari organizzano il mondo delle informazioni.
Non si tratta del vero codice deontologico dei bibliotecari (che, per quanto riguarda l’Italia, è questo) ma dei sacri principi di una tra le più sottovalutate professioni legate al mondo della cultura e dell’informazione, stampati sulla confezione di una action figure prodotta di recente dal negozio americano Archie McPhee e dedicata proprio ai bibliotecari.
Spesso sottopagato, quasi sempre sprovvisto dei mezzi necessari e adeguati per fare bene il proprio lavoro, sovente chi fa questo mestiere deve davvero trasformarsi in un supereroe che combatte per il libero accesso all’informazione e per la promozione della lettura (tema caldissimo, vista la recente polemica scoppiata a seguito della pubblicazione, il 27 dicembre scorso, del rapporto Istat sulla produzione e la lettura di libri in Italia).
Con tanto di mantello e superpoteri, la Librarian Action Figure ha le sembianze di una vera bibliotecaria, Nancy Pearl, che è stata per anni direttrice della biblioteca di Seattle ed è diventata una sorta di eroina prima locale poi nazionale, soprattutto per aver inventato un format di promozione della lettura, One city one book, poi imitato in tutto il mondo.

(fonte: mcphee.com)

(fonte: mcphee.com)

(fonte: mcphee.com)