Certo, l’importante non è il dove, sono il cosa e il come. Io ad esempio butto giù la maggior parte degli appunti sul telefono o il tablet — queste prime righe nascono dall’iPhone, sul balcone, fumando una sigaretta mentre quelli del Pronto Intervento Gas scavano il cortile dei vicini per riparare una perdita — e i blocchi note li uso solo per le interviste e le presentazioni.
Ma per chi valuta il supporto (o, per meglio dire, l’estetica del supporto) fondamentale tanto quanto la sostanza, la cartoleria delle meraviglie Present & Correct ha prodotto una piccola collezione di taccuini con copertina in pelle ecologica e ben 256 pagine nelle quali le righe si alternano ai fogli bianchi.
La palette di colori e il titolo, un vezzoso Un recueil d’essais, ammiccano a un certo immaginario nostalgico che sul grande schermo coincide quasi perfettamente con molti dei film del regista americano Wes Anderson. E se non è difficile pensare alcuni dei personaggi dei suoi film — Margot Tenenbaum, Raleigh St. Clair, Jack Whitman, Suzy Bishop — mentre prendono appunti lì sopra, sarebbero azzeccatissimi anche nei luoghi wesandersoniani del mondo reale.


