Pare che la gran parte delle prime sperimentazioni degli artisti giapponesi con l’animazione sia andata perduta. Il più vecchio filmato recuperato — che tra l’altro è stato ritrovato pochi anni fa nel negozio di un antiquario di Osaka — è del 1917, si intitola Namakura Gatana (traducibile più o meno come “La spada ottusa”, oppure “La spada spuntata”, visto che il corto racconta appunto la storia di un samurai che compra una spada senza la punta) ed è opera di Junichi Kouchi, nato nel 1886, morto nel 1970 e considerato come uno dei padri dell’anime.
Ufficialmente si fa risalire all’anno di uscita di Namakura Gatana l’inizio della fortunatissima produzione animata giapponese, che quest’anno celebra quindi i 100 anni.
Per l’occasione, il National Film Center di Tokyo, che fa parte del Museo Nazionale di Arte Moderna, ha messo online il sito Japanese Animated Film Classics un ricchissimo archivio che raccoglie ben 60 dei primi filmati d’animazione, dal 1917 al 1941, tra fiabe classiche e loro rivisitazioni, storie tradizionali giapponesi, filmati educativi e di propaganda (soprattutto durante il periodo della guerra) ma anche gioiellini sperimentali come il trittico An Expression, Rhythm e Propagate del regista Shigeji Ogino, che risentono evidentemente delle avanguardie storiche occidentali.
Il sito purtroppo è solo in giapponese, quindi occorrono pazienza e forza di volontà anche soltanto per navigarlo (consiglio di partire da qua, dove c’è la lista in ordine cronologico dei video) ma vale assolutamente la pena investire un po’ del proprio tempo per guardare queste meraviglie, per poi magari andare ad approfondire ulteriormente con un po’ di ricerche.

guarda il corto

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