Ci sono i mesi. Tutti e 12.
Ci sono i giorni. Non ho controllato nel dettaglio ma sembra non mancarne nessuno, sempre che la filastrocca che mi hanno insegnato alle elementari — trenta dì conta novembre… — sia giusta.
Ci sono pure le feste comandate, addirittura cerchiate!
E — lusso vero — anche uno spazio per le note. Tipo «è stato un mese di merda» oppure una citazione apocrifa dei Megadeth, di Papa Francesco, di Paulo Cielo o di Pamela Prati.
L’anno, infine, è quello giusto. Quello che deve ancora venire, il 2015. Non era per niente scontato. Anzi, la vera sorpresa è che Il Rugge 2015, il calendario di Ruggero Asnago, con le illustrazioni di Ruggero Asnago (e non di qualcun altro: ecco un ulteriore motivo per comprarlo), puoi usarlo davvero.
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