Alex è un trentenne inglese che ricorda vagamente la sua prima Coppa del Mondo — erano i tempi di Italia ’90 — e si davvero entusiasmato per la prima volta ai Mondiali con USA ’94, quando ha pure provato a fare l’album di figurine (ovviamente quelle Panini, celebri in tutto il pianeta) senza però riuscire a completarlo — come molti, dopotutto — anche per via di una “paghetta” di appena 2 sterline a settimana.
Vent’anni dopo ecco Brasile 2014. Alex ha deciso di riprovarci ma stavolta, pur non avendo problemi di paghette da investire, ha deciso di non spendere un centesimo nell’impresa che, viste le 639 differenti figurine prodotte e fatta una rapida stima dei costi da affrontare, gli porterebbe via qualcosa come 450 sterline.
Dopo aver cercato e trovato un album vuoto Alex si è quindi rimboccato le maniche e ha deciso di disegnare una a una le figurine, aiutato dalla sua compagna Sian (“la mia stranamente tollerante e scomcertantemente entusiasta metà”, la definisce Alex), pubblicando poi il risultato del loro lavoro su di un blog aperto per l’occasione e intitolato Panini Cheapskates, dove cheapskates sta per tirchi.
L’idea è già valsa ai due un’intervista in radio, la homepage del sito della BBC e la notizia data in tv.
Nel momento in cui scrivo (Spagna – Cile 0 a 2, addio tiki taka, adios) Alex e Sian rimangono ancora più di 500 figurine ancora da disegnare, tutte commentate con gran verve ironica da quel tirchio pieno di risorse di Alex, che puoi seguire anche su twitter: @CheapPanini.
immagini via Panini Cheapskates