Ho un debole per i colori tenui. Nonostante il mio amore per il nero, sotto sotto, ben celato da abiti scuri, batte un cuore che scalpita ogni volta che ha di fronte un bel capo dal colore pastello. Forse mi ricordano gli anni dell’infanzia in cui passavo ore intere a colorare e disegnare, armata di quelle fantastiche maxi confezioni di matite e pennarelli.
Adoravo mettere in ordine quei bastoncini colorati in base alla loro gradazione e realizzare scale sempre più dettagliate di sfumature. E, da brava bambina che giocava con la Barbie e collezionava i My Little Pony, facevo un uso smodato del rosino, verdino, giallino e così via.
Sì, deve essere per queste reminiscenze infantile se ho una passione segreta per i colori tenui.
Capite bene che non potevo restare insensibile davanti alla collezione primavera/estate 2013 di Bruuns Bazaar.
Marchio nato a Copenaghen dall’unione creativa dei due fratelli Teis e Bjorn Bruun e che in breve tempo è riuscito a conquistare visibilità e critiche più che positive.
Eleganza e femminilità sono le parole chiave della collezione donna della prossima stagione, sviluppate con la massima precisione e rigore tipici della scuola nordeuropea. Uno stile sofisticato che si fa notare in punta di piedi, ma senza rinunciare a un lato più moderno e di tendenza.
La collezione si articola su abiti bon ton, completi signorili e capispalla sartoriali, realizzati nei toni tenui (taac!) del verde muschio, del beige e del panna, e ancora grigio lucido, bianco e nero. Un’eleganza raffinata mai spocchiosa, realizzata su silhouettes lineari e tagli semplici, e che ammicca a un certo gusto squisitamente Sixties. A dare un tocco strong e attuale alla collezione ci pensano i pantaloni maschili e le camicie over, sapientemente mixati al resto dei capi.
La sobrietà come punto di forza del guardaroba femminile. E Bruuns Bazaar sembra aver trovato la formula vincente per dargli il giusto valore.