Dopo la preview e soprattutto dopo aver visto dal vivo – in tutto il suo tecno-amazzonico splendore – la primavera/estate 2012 di A-lab Milano, ecco altri pezzi della collezione insieme ad un consiglio: se vuoi esperienze psichedeliche senza rischiare di pagare pegno in neuroni alla droga sintetica di turno vedi di prenotare una visita al loro laboratorio/atelier dove tra particolari nascosti tra le stampe, momenti di estatico smarrimento – tutti a fare mumble mumble davanti alle prove colore, lo sguardo fisso a un chilometro per entrare, come in uno stereogramma, in mondi immaginati a cui dar forma – bozzetti che prendono vita nei fugaci minuti in cui dalla veglia si passa al sonno (e al sogno) e materiali che dialogano tra loro (dalla qualità della conversazione, poi, si decide quali usare), non rimane che provare i loro abiti e fantasticare su come mimetizzarsi tra foreste di pixel e chimici tramonti color pastello.