Fiori dai colori iper-saturi raccolti a colpi di mouse, strati di foglie mosse dal vento (quello virtuale è il prodotto di spostamenti di vettori tra zone ad alta e bassa densità di pixel), maculate fiere che girano su schermi accesi (lo spinotto scoppiettando, sta il programmator fischiando…) e si rifanno le unghie sulle giacche skinny mentre il sole, raffreddato dalle ventole della scheda madre, sfarfalla dai top drappeggiati: tra le mille variazioni sul tema tropical che abbiamo intravisto e vedremo per primavera/estate 2012, quella di a-lab milano è decisamente la più “tecnologica”, almeno a giudicare dalle stampe – loro marchio di fabbrica – e dalle linee di giacche, top e tubini.
I materiali? Quelli sono, al contrario delle stampe visionarie, materiali: cotoni elasticizzati, jacquard (tra l’altro, casca a fagiuolo, lo sapevi che il telaio jacquard, con le sue schede perforate, è considerato l’antenato del calcolatore?), jersey di lino e garze di cotone.