Pitti82 | 10A

10A un tempo si chiamava AAAAAAAAAA e produceva “solamente” degli splendidi pantaloni, modello unico, con bretelle incorporate. Questo appena quattro anni fa anche se sembra passata una vita, soprattutto per l’incredibile evoluzione di un marchio inizialmente conosciuto da pochissimi appassionati e che ora invece appare regolarmente sulle pagine delle riviste e dei magazine online più importanti del mondo.
Per Frizzifrizzi ed il Grand Tour di Mumm Code ho intervistato Daria Dazzan, fondatrice insieme a Matteo Cibic di 10A.

Io vi ho scoperti grazie ad uno dei nostri collaboratori dell’epoca, che ha scritto un articolo su di voi quando ancora vi chiamavate AAAAAAAAAA e facevate pantaloni per gli amici, su ordinazione.

Sì, modello unico, su misura, fatto a mano, con bretelle incorporate. Solo dieci pezzi al mese. Quelli sono rimasti il nostro punto di forza e siamo riconoscibili proprio per le bretelle. Il nome poi l’abbiamo semplificato.

E siete passati al total look.

Sì, pian piano siamo passati al total look poi il New York Times ha parlato di noi e questo ci ha spinto a fare una collezione intera. Quindi, parlando di vere e proprie collezioni questa è la quarta.
Per la primavera/estate 2013 abbiamo realizzato t-shirts, camicie, cravatte, giacche, pantaloni come cavallo di battaglia e – perché no – anche shorts, shorts, shorts con le bretelle. Anche senza ma il marchio di fabbrica è ormai quello.

Qual è il tema della collezione?

Il tema è la marina.

Motivo?

Quello che succede nel mondo, anche se si tratta di moda, dunque apparentemente frivola, ti condiziona. Quindi magari ti metti al lavoro ma le notizie dalle quali sei circondato le assorbi comunque e poi si manifestano, più o meno consapevolmente, in quello che fai. Quindi non è un caso che ce ne siamo usciti fuori con qualcosa di militaresco.

Parlami della collezione.

Ci sono tante righe, orizzontali e verticali. Come colori dominanti ci sono il blu, il bianco, il color corda. Corda che torna anche nelle texture 3D dei materiali. E poi stampe: quella della camicia ad esempio l’ho presa da una fregata del 1850, la prima fregata militare francese; cambiandone però tutti i colori. Poi abbiamo inserito alcuni dettagli semi-nascosti in alcuni capi che ricordano i gradi della marina.
Tra le novità abbiamo anche un gilet che può essere portato normalmente ma che, come una camicia, può pure essere messo dentro ai pantaloni.

Tutto made in Italy?

Sì, dall’inizio alla fine. Tessuti e lavorazioni italiane. E’ uno degli aspetti a cui teniamo di più.

Un messaggio

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