Cesano Maderno ospita l’esposizione “Olivetti. Storie da una collezione”

La collezione di materiali raccolta nel libro Olivetti. Storie da una collezione sarà protagonista di una mostra, dal 13 aprile al 2 giugno 2024 a Cesano Maderno

Non molti giorni fa abbiamo parlato di un preziosissimo libro dedicato alla storia — raccontata dal punto di vista del prodotto e della comunicazione visiva — di quello che è stato uno dei fiori all’occhiello dell’industria italiana: Olivetti.
Intitolato Olivetti. Storie da una collezione e pubblicato da Ronzani Editore con il patrocinio dell’Associazione Archivio Storico Olivetti e di Tipoteca Italiana, il volume è una vera e propria mostra formato-libro, ed era prevedibile — ma soprattutto auspicabile — che prima o poi l’enorme raccolta di materiali messa assieme da Sergio Polano, storico dell’architettura scomparso di recente, e dal libraio antiquario Alessandro Santero diventasse protagonista di un’esposizione vera e propria.



L’occasione per vedere “in carne e ossa” — o meglio, in carta e inchiostri — parte della straordinaria collezione di disegni, progetti, brochure, cataloghi, manuali, manifesti e libri aziendali, alcuni dei quali rarissimi, sarà a Cesano Maderno, durante il periodo della Design Week milanese.
Chi sarà a Milano in quei giorni, dunque, potrà ritagliarsi una parentesi di tranquillità con una piccola gita fuori porta alla (ri)scoperta di alcuni dei gioielli più luminosi della comunicazione visiva del ‘900.
Destinazione: Palazzo Arese Borromeo, splendida sede scelta dal Comune di Cesano Maderno per l’esposizione, curata da Giorgio Cedolin (è sua anche la direzione artistica del libro) per la parte di direzione artistica e da M•IA Studio di Cristina Barbiani ed Elisabetta Facchinetti, con il supporto di elle22 APS, per l’allestimento.

COSA
Olivetti. Storie da una collezione
Quando
13 aprile – 2 giugno 2024
DOVE
Palazzo Arese Borromeo, via Borromeo 41, Cesano Maderno (Mb)

«Dal libro 25 anni di Olivetti del 1933 – copertina di Bruno Munari – primo esempio italiano di grafica aziendale all’avanguardia» riporta il comunicato stampa dell’evento, «al fascicolo che analizza le questioni urbanistiche legate alla casa operaia. Dalla rarissima brochure Storia della scrittura dove il poeta Leonardo Sinisgalli commenta: “una pagina scritta a macchina è una pagina scritta da una mano mitologica che ha 45 dita”, al volume in cui Elio Vittorini parla di “umanesimo pubblicitario” (1939). E ancora: dai ritratti degli operai completi di testimonianze dirette in Olivetti di Ivrea. Visita a una fabbrica (grafica di Albe Steiner) alla Piccola guida di ortografia affidata all’allora presidente dell’Accademia della Crusca. Spiccano le foto scattate da Mulas, Ballo, Zanuso, Roiter per il volume Olivetti 1908 – 1958. Sbuca anche una Lettera allo studente, brochure pubblicitaria che proponeva l’acquisto a rate di una Lettera 22 con, in omaggio, libri o abbonamenti a riviste. Dello stesso anno è il catalogo prodotto con prefazione firmata da Richard Neutra che, a titolo di compenso, non chiese denaro ma, a sorpresa, proprio una Lettera 22. Compaiono anche ll bambino, il gioco, il giocattolo, il catalogo Arte Cinetica. Arte programmata in cui Umberto Eco, nel ’62, teorizzava l’arte cinetica come “opera aperta”; fino alla prima delle agende Olivetti con progetto grafico di Enzo Mari e disegni di Jean-Michel Folon. E il libro Uffici. From the traditional office to the open-plan office del 1974 a cura di Ettore Sottsass. Non manca ovviamente la prima edizione originale della Città dell’uomo, testamento spirituale dell’imprenditore di Ivrea».

Palazzo Arese Borromeo, a Cesano Maderno (Mb)
Palazzo Arese Borromeo, a Cesano Maderno (Mb)
Palazzo Arese Borromeo, a Cesano Maderno (Mb)
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