In punta di penna: Andrea Oberosler

Interviste ad artisti della Bic

Non sono mai stato un fan particolare della penna BIC, anche se per il suo design iconico la preferisco a qualsiasi altra penna a sfera, ma diciamo che non sono fan delle penne a sfera.
Non so perché. Forse perché nel tempo ho preso a usare più facilmente i pennarelli con cui disegnavo anche per scrivere. Con le penne mi trovo sempre a disagio. C’è poi questa cosa che quando sei in banca, in posta, in qualsiasi posto dove serva una firma che si ricalchi anche sul foglio sotto, per cui ti porgono una penna a sfera, di solito non funziona.
Ultimamente però, mi sto appassionando agli artisti che utilizzano questo strumento per disegnare. E come sempre, quando comincio ad appassionarmi a una cosa, scatta la mania compilativa, che è un modo come un altro per dirvi che questa è la prima di una serie di interviste. Trattandosi dell’intervista di apertura, non potevo non intervistare Andrea Oberosler.

Andrea Oberosler, “Overthinking”

Ciao Andrea, innanzi tutto dimmi: Bic blu, nera o rossa?

Fino a poco tempo fa sono stato un po’ un purista e non contemplavo nulla che non fosse la Bic nera. Di recente sto facendo alcuni esperimenti col colore, per un nuovo progetto di cui sono in attesa di risposta da un editore. Dita incrociate!

Quando hai cominciato a disegnare con la penna Bic?

Abbastanza tardi, in realtà. Da bambino e durante gli anni di scuola ho sperimentato tante tecniche diverse come acquerelli, matite, acrilici, ecc, ma a tutti mancava qualcosa. La Bic è lo strumento che, per qualche motivo, mi capitava tra le mani quelle volte in cui avevo bisogno di disegnare per sfogarmi e ho sempre avuto la sensazione che mi permettesse di sciogliere bene le matasse che avevo nella testa. Quindi, col passare degli anni, ho deciso di renderla il mio strumento esclusivo e sperimentarne le potenzialità.

Andrea Oberosler, “Genesi – Quarto giorno”, illustrazione pubblicata sulla rivista Illustrati di Logos Editore
Andrea Oberosler, “Genesi – Sesto giorno”, illustrazione pubblicata sulla rivista Illustrati di Logos Editore
Andrea Oberosler, illustrazione realizzata per il concorso indetto da Le Vanvere, dal tema “Habitat”

Che cosa ti dà la penna a sfera più di altri materiali?

La magia che per me sta nella penna Bic è proprio la capacità espressiva, che magari non ci si aspetta da uno strumento così comune. Eppure io la trovo perfetta per tradurre i miei pensieri e il mio immaginario sulla carta.

Come usi la penna, dal punto di vista tecnico? E La carta? Ne hai una preferita?

La uso in maniera classica attraverso il chiaroscuro. Vado fondamentalmente per velature (un po’ come si fa con la pittura) tirando fuori le ombre e i volumi strato per strato. È un lavoro che può essere molto lungo, ma io lo trovo molto rilassante (quando non sono sotto consegna!). 
Da alcuni anni uso sempre lo stesso tipo di carta, Fabriano Watercolor. È una carta molto liscia ma che regge abbastanza bene anche la china molto diluita, nei casi in cui la uso, mantenendo sempre una bella consistenza su cui la penna scorre molto facilmente.

Quante Bic consumi mediamente al mese?

Non saprei proprio rispondere, ma la grande sorpresa che riservano le Bic è che in realtà durano molto più di quello che si pensi. Oltretutto non arrivo quasi mai fino in fondo, perché dopo un po’ che la si usa, la punta tende a consumarsi e rischia di lasciare grosse gocce di inchiostro sul foglio, quindi le penne più usate solitamente le tengo solo per campiture nere piene (che non mi capita troppo spesso di dover fare).

Andrea Oberosler, illustrazione ispirata a “L’uomo che piantava gli alberi”, di Jean Giono, pubblicata sulla copertina della rivista Illustrati di Logos Edizioni

Andrea Oberosler è nato a Trento il 25 maggio del 1988. 
Lavora principalmente in tecnica tradizionale utilizzando la penna Bic, strumento con cui realizza Il ragno stanco, video musicale prodotto per il gruppo trentino I PLEBEI, che si è classificato al primo posto nella categoria Cartoon&Comics del Pistoia Corto Film Festival nel 2015. 

Nel 2019 pubblica La leggenda dei Sempreverde e La leggenda delle ghirlande, libri illustrati per bambini editi da Risfoglia, marchio per ragazzi di Armando Curcio Editore. 
Pubblica anche La Maschera della Morte Rossa e altri racconti con Bakemono Lab, libro ispirato ai racconti di Edgar Allan Poe. Nel 2019 vince il premio oro nella sezione Editoria dell’Annual di Autori di Immagini. Nel 2020 viene selezionato tra i finalisti del concorso Sergio Fedriani dal tema La vita è sogno – vista sul paesaggio
Nel 2021 illustra L’accademia dei cacciatori di fantasmi, scritto da Nicoletta Bortolotti ed edito da Edizioni Gribaudo. È stato pubblicato su ILLUSTRATI di Logos Edizioni. 
Ama il cibo, i ragni e le risate.

Andrea Oberosler ritratto da Stefano Pradel

Intervista a cura di Davide Calì

editorialista
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