Cinque libri con le copertine gialle

Ho ufficialmente una nuova mania. Quella di accostare i libri per colore della copertina.
Dopo lo scaffale dei libri neri penso che ne farò un altro con i libri colorati, anche se mi sono reso conto che questo sistema di catalogazione non funziona un granché, perché perlopiù non mi ricordo di aver messo i libri sullo scaffale nuovo e così dopo un po’ che non li ritrovo mi convinco di non averli, e li ricompro. I librai ne saranno felicissimi.


Cinque è una rubrica di Davide Calì che parla di cinque libri, cinque fumetti o cinque-qualsiasi-altra-cosa.

Sulla vita dei lemuri
di Andrea Antinori, Corraini Edizioni

Come tutti sanno, i lemuri vivono unicamente in Madagascar. Ma come ci sono arrivati?
Ci sono varie teorie. Chi dice camminando su una corda tesa, chi a dorso di capodoglio, oppure galleggiando su dei ceppi di legno. Quando arrivarono in Madagascar i lemuri non avevano predatori e potevano mangiare tutta la frutta che volevano. Poi però arrivarono i fossa, temibili carnivori, e cominciarono i guai.
Un libro che mi piace molto, in cui la divulgazione si mescola con qualche notizia inventata.

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Uno come Antonio
di Susanna Mattiangeli e Mariachiara Di Giorgio, Il Castoro

Chi è Antonio?
Per ognuno è qualcuno di diverso.
Figlio per i genitori, nipote per la nonna, cuginetto con cui giocare per i cugini. A scuola è studente, dal medico è un paziente e sull’autobus è un passeggero.
Ma chi è Antonio, veramente?
Un libro delicato sull’identità e illustrato magnificamente.

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Papà Gambalunga
di Nadine Brun-Cosme e Aurélie Guillerey, Edizioni Clichy

I bambini hanno paura di essere abbandonati o semplicemente che papà non arrivi a prenderli a scuola, soprattutto se la sua vecchia auto cammina come se avesse il singhiozzo. E se all’ora di uscire da scuola non riparte? Nessun problema, papà prenderà il trattore. E se neppure il trattore non si muove? Niente paura, papà verrà a cavallo di un orso bianco. E se l’orso non ne ha voglia?
Un libro divertente per bambini un po’ ansiosi!

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Cenerentola. Una favola alla moda
di Steven Guarnaccia, Corraini Editore

Steven Guarnaccia ha prodotto diverse riletture di favole classiche reinterpretate e contaminate dalle sue grandi passioni, ovvero: architettura, moda e design.
Qui vediamo la povera Cenerentola alle prese con le orrende sorellastre e, come da tradizione, va in suo soccorso una fata, che però somiglia molto allo stilista Karl Lagerfeld. La fata le prepara un vestito bellissimo e la manda al ballo con una bellissima auto-zucca.
La favola procede come la conosciamo, ma è un tripudio di citazioni che gli amanti della moda sapranno riconoscere (per gli altri, ci sono i risguardi che spiegano tutto): gli abiti di Vivienne Westwood e Yves Saint Laurent, Kansai Yamamoto (con un bellissimo abito realizzato per il tour giapponese di David Bowie del 1973) e Issey Miyake. E poi le scarpe di Manolo Blahnik e Salvatore Ferragamo e tanto altro ancora.
Se vi piace il genere, cercate anche le altre favole di Guarnaccia: Riccioli d’oro e i tre orsiI vestiti nuovi dell’imperatoreI tre porcellini, tutte tradotte in Italia da Corraini.

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Una zuppa di sasso
di Anaïs Vaugelade, Babalibri

In una notte d’inverno bussano alla porta di casa della gallina. La gallina apre e trova un vecchio lupo malandato con un pesante sacco sulla schiena. «Lasciami scaldare al tuo caminetto e permettimi di preparare la mia zuppa di sasso» chiede il lupo, e la gallina lo lascia entrare. Mentre mette sul fuoco un pentolone d’acqua per la zuppa, bussano di nuovo alla porta: è il maiale questa volta, preoccupato di aver visto entrare il lupo in casa. Poi, visto che si sta facendo una zuppa, propone di aggiungerci il sedano per dare un buon sapore. Da qui in poi si aggiungono altri animali intorno alla tavola, il cane, la capra, l’oca, il cavallo, e ognuno aggiunge qualcosa alla ricetta: chi le zucchine, chi i porri, chi le rape e chi il cavolo.
Una storia di animali che ormai è diventata un classico, ma sempre molto bella, che mostra un lupo astuto che ha inventato un ottimo trucco per scroccare una cena.

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editorialista
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