Parlare ai bambini di ecologia: la nuova casa editrice Hopi

Ho scoperto l’esistenza di Hopi Edizioni da fan di Irene Penazzi. Dopo aver notato il suo ultimo libro (Piccoli, molto piccoli, piccolissimi, su testi di Kribbel-Krabbel) mi sono incuriosito e sono andato a vedere chi fossero Hopi Edizioni. Ho scoperto una neonata, piccola casa editrice romana che, dai primi titoli pubblicati ma anche da quello che dichiara sul sito, si interessa di ecologia, un tema molto attuale e trascurato dai libri per bambini (e non solo) se non con titoli leziosi che ho sempre trovato modaioli e inutili. Penso infatti che la trasmissione della coscienza ecologica non dovrebbe passare unicamente da azioni come andare a pulire le spiagge dai sacchetti di plastica e da un generico discorso colpevolizzante, ma dovrebbe essere basata su qualcosa di più ampio, e se possibile gioioso, per costruire una consapevolezza ecologica attraverso la conoscenza di ciò che ci circonda.
Sono convinto che avremmo maggiore rispetto della natura se la conoscessimo meglio, per cui sono già molto entusiasta di questo progetto editoriale. Ho pensato, come sempre, di saperne di più facendomi raccontare motivazioni e progetti dalle dirette interessate, Silvia Dini Modigliani e Valentina Fasola.

Silvia Dini Modigliani e Valentina Fasola
(courtesy: Hopi Edizioni)

Innanzi tutto, presentatevi: chi siete, quanti siete, qual è il vostro background e perché aprire una casa editrice che parla di ecologia?

Siamo in due, Valentina e Silvia. Ci siamo conosciute nel quartiere in cui viviamo. Lavorando entrambe nella progettazione grafica in campo editoriale e con esperienze nella stampa tipografica, abbiamo deciso di condividere lo spazio di lavoro con il presentimento che saremmo riuscite a creare qualcosa insieme tra editoria per l’infanzia ed ecologia. 
Ed eccoci qua. Io avevo già lavorato nel campo editoriale in una piccola realtà indipendente, la Caravan edizioni, che si occupava di letteratura di migrazione e opere prime di autori contemporanei sud americani, e l’idea di parlare ai bambini di ecologia ce l’avevo già da molti anni. Silvia ci è arrivata saltellando tra tipografia, editoria e teatro per bambini.
Con Silvia abbiamo condiviso la stessa urgenza: contribuire in qualche modo a creare un altro mondo possibile e partecipare ad aumentare la speranza che la cultura possa fare la differenza, senza però delegare ai bambini il cambiamento dello stato delle cose.
Collaboriamo poi con varie persone che sostengono il nostro progetto, in particolare con Misa Poltronieri, l’illustratrice di Animal migrante, con cui portiamo avanti i laboratori nelle scuole e con la quale stiamo lavorando a un nuovo progetto editoriale.

(courtesy: Hopi Edizioni)

La decisione di aprire una casa editrice sull’ecologia viene dalla convinzione che creare libri che raccontino la bellezza, la straordinarietà e l’enorme ricchezza della natura possa contribuire ad aumentare il grado di consapevolezza dei piccoli e dei grandi e a rendersi conto che vi sono infiniti modi di guardare le cose.
Hopi edizioni prende infatti il suo nome da una popolazione di nativi americani che basano la loro filosofia di vita sul rispetto e l’importanza di uno stile di vita in armonia tra l’uomo e l’ambiente in cui vive.

Ho la sensazione che negli ultimi decenni si sia smesso di parlare di ecologia, soprattutto perché perlopiù la viviamo in modo vessatorio. Come adeguamento energetico, come rinuncia o attraverso una qualche azione che serve a purgare i nostri peccati umani. 
Dietro le azioni ecologiche vedo spesso anche pochissima convinzione autentica e soprattutto zero conoscenza reale dell’ambiente e della natura. Cosa ne pensate?

Esatto, hai ragione. Siamo colpiti da una sfiducia che viene da un contatto sempre più rarefatto con il nostro ambiente naturale. È come se non ci rendessimo conto di essere molto fortunati: siamo parte di un pianeta che ha tutte le condizioni perfette per essere vivibile! È ormai palese che questo è l’unico mondo che abbiamo ed è necessario prendersene cura invertendo la rotta. Ma non possiamo salvare ciò che non amiamo. 
Come disse infatti nel 1969 l’ecologo forestale senegalese Baba Dioum, «Conserveremo solo ciò che amiamo, ameremo solo ciò che abbiamo compreso, comprenderemo solo ciò che ci è stato insegnato bene».
L’importanza è evitare l’approccio punitivo, pieno di sensi di colpa e di paura… un vero cambiamento del nostro sistema di sviluppo può attuarsi solamente se si riparte da un ascolto attivo, dalla meraviglia, dalla curiosità verso la natura di cui siamo parte. Crediamo che l’ecologia debba essere praticata su vari livelli: individuale, sociale e ambientale, inscindibili l’uno dall’altro. 

Antonio Sagna, Misa Poltronieri, “Animal migrante”, Hopi Edizioni, 2020
(courtesy: Hopi Edizioni)
Antonio Sagna, Misa Poltronieri, “Animal migrante”, Hopi Edizioni, 2020
(courtesy: Hopi Edizioni)

Parlateci un po’ dei vostri tre titoli d’esordio.

Il nostro primo titolo è Animal migrante, scritto da Antonio Sagna e illustrato da Misa Poltronieri. È stato una scommessa fatta con gli autori, che ci hanno proposto il loro lavoro, opera prima per entrambi. Ci è sembrato subito il libro perfetto per iniziare il nostro viaggio e per introdurre la collana Migrazioni: è un racconto che avvicina delicatamente al tema narrando le migrazioni stagionali degli animali; nel suo piccolo, cerca di capovolgere la visione antropocentrica, mettendo animali ed esseri umani sullo stesso piano, cosa che ci piace sottolineare. Un altro elemento importante di questo albo è il gioco dell’oca migrante, con gli stessi personaggi del racconto: la sovraccoperta del libro si trasforma nel tabellone da gioco con le carte per ritagliare i dadi e le pedine.

Tutto sulla terra migra, anche i semi! Così abbiamo scelto il secondo titolo: Cento semi che presero il volo, di Isabel Minhós Martins con le illustrazioni di Yara Kono, una traduzione dal portoghese della casa editrice Planeta tangerina. Ci siamo subito innamorate di questo libro, perfetto per continuare a parlare delle migrazioni, questa volta non di animali, ma degli alberi e di come le piante compiono viaggi lunghissimi grazie ai loro semi. Un libro che ci ha colpito per la semplicità e poeticità con cui introduce questo tema ancora poco trattato e di cui continueremo a raccontare in altre pubblicazioni.

Il terzo titolo, Piccoli, molto piccoli, piccolissimi, scritto da Kribbel-Krabbel e illustrato da Irene Penazzi, è stato un esperimento per tutte. Un libro, ispirato alla favola di Andersen La goccia d’acqua, che racconta la ricchezza della biodiversità che popola una goccia d’acqua di uno stagno. Alla fine della storia, dopo un approfondimento scientifico, abbiamo inserito un gioco per esplorare nei dettagli il comportamento dei vari microrganismi tra le pagine. Per realizzarlo abbiamo avuto la fortuna di avvalerci della preziosa consulenza scientifica del naturalista Angelo Barili del CAMS Centro di Servizi dell’Università degli Studi di Perugia.
Con questo albo introduciamo la collana Micromondi,con cui vogliamo raccontare i micro ecosistemi, piccoli scrigni di biodiversità che possiamo ritrovare anche in città, su cui vogliamo porre una lente d’ingrandimento, poiché sono spesso sottovalutati. 

Tutti i nostri libri finora hanno in comune una parte conclusiva di approfondimento scientifico sugli argomenti narrati. Se da una parte non vogliamo essere troppo didattiche nel parlare di ecologia, dall’altra vogliamo lasciare ai nostri lettori e le nostre lettrici dei piccoli semi di conoscenza che possano stimolare la loro curiosità su ciò che, della storia, possono ritrovare nella realtà. Vogliamo che anche il gioco sia un elemento ricorrente nelle nostre pubblicazioni poiché crediamo che aggiungere un livello di manualità sia importante, soprattutto di questi tempi in cui il digitale è iperpresente.

Isabel Minhós Martins, Yara Kono, “Cento semi che presero il volo”, Hopi Edizioni, 2021
(courtesy: Hopi Edizioni)
Isabel Minhós Martins, Yara Kono, “Cento semi che presero il volo”, Hopi Edizioni, 2021
(courtesy: Hopi Edizioni)
Isabel Minhós Martins, Yara Kono, “Cento semi che presero il volo”, Hopi Edizioni, 2021
(courtesy: Hopi Edizioni)

Cento semi che presero il volo è una traduzione dal portoghese, mentre gli altri due titoli che presentate in catalogo sono produzioni originali. Come scegliete i vostri progetti? 

Per adesso abbiamo scelto di pubblicare solo due titoli l’anno, una nostra produzione e una traduzione, e per questo motivo dobbiamo essere molto selettive. Ci sono tantissimi libri interessanti che vengono pubblicati all’estero o che ci vengono proposti, a cui purtroppo dobbiamo rinunciare: ogni libro è come un albero che piantiamo in una foresta immaginaria in cui vorremmo che chi legge si perdesse. A volte non è così semplice far capire come ci immaginiamo questa foresta, per questo la scelta dei libri da pubblicare è precisa e delicata, perché deve riuscire a comunicare anche questa visione d’insieme.
Cerchiamo libri dallo sguardo particolare sull’ecologia, dal fare poetico e interrogativo: che suggeriscano punti di vista altri, per allenare il pensiero e l’osservazione. Per acquisire «la consapevolezza dell’esistenza di un universo di scelte possibili», come diceva Munari.
Altro elemento per noi fondamentale è la qualità delle illustrazioni e il loro dialogare con il testo, un equilibrio delicato e basilare. Spesso scegliamo illustrazioni che richiamano all’artigianalità e alla matericità del disegno.

Quello dell’editoria è un mare sconfinato, ma già popolato da moltissime case editrici.
Come pensate di trovare il vostro spazio? Come distribuite? Avete contatti diretti con i librai? Avete in mente anche progetti di laboratori?

Carte per laboratori di “Piccoli, molto piccoli, piccolissimi”
(courtesy: Hopi Edizioni)

Cerchiamo il nostro spazio costruendoci un’identità che sia riconoscibile, come abbiamo scritto sopra: nel mare dell’editoria per bambini abbiamo scelto di parlare dell’ecologia attraverso la meraviglia verso il mondo naturale. 
La distribuzione la gestiamo in maniera autonoma, avendo contatti diretti con tutte le librerie indipendenti che ospitano i nostri libri. Questo ci permette di creare una rete di rapporti umani da cui poi nascono collaborazioni per laboratori e presentazioni, da cosa nasce cosa. Per noi questo rapporto diretto è una linfa vitale che ci aiuta a capire se il lavoro che stiamo facendo sta funzionando o no. A volte capita anche che ci vengano rifiutati. Ascoltare le osservazioni di libraie e librai è una grande scuola.
Riguardo ai laboratori, vogliamo che diventino parte integrante della vita di ogni nostro libro. A partire da Animal migrante abbiamo iniziato a fare laboratori nelle scuole e nelle librerie insieme a Misa Poltronieri, l’illustratrice, con cui facciamo anche altri laboratori insieme al collettivo dei Fridays for future. Anche con l’ultimo libro Piccoli, molto piccoli, piccolissimi stiamo mettendo a punto dei laboratori insieme a Irene Penazzi in collaborazione con dei naturalisti che raccontino la parte scientifica a cui poi affiancare la parte artistica. Stiamo lavorando inoltre a delle proposte di cicli di laboratori per le scuole elementari, perché crediamo che il rapporto diretto con i bambini e con il territorio sia fondamentale per il lavoro che facciamo. 

Quali sono i vostri prossimi titoli in lavorazione?

Per ora possiamo dirti che abbiamo in programma due titoli da tradurre, uno francese e uno portoghese. Entrambi esulano un po’ dal tracciato dei primi tre titoli, ma riprendono il concetto a noi caro che un libro non sia un oggetto da prendere e poi una volta letto lasciarlo lì, ma che sia un compagno da usare e riusare, come amano fare i bambini che rileggono più volte le stesse favole senza stufarsene mai.
Essendo una piccola realtà editoriale i tempi per la gestazione di un nuovo libro sono molto lunghi e siamo sempre in fase di costruzione. Abbiamo in progetto alcune produzioni originali che andranno a continuare le collane Micromondi e Migrazioni e una nuova collana, a cui accennavamo prima, in collaborazione con l’illustratrice Misa Poltronieri.

Kribbel-Krabbel, Irene Penazzi, “Piccoli, molto piccoli, piccolissimi”, Hopi Edizioni, 2021
(courtesy: Hopi Edizioni)
Kribbel-Krabbel, Irene Penazzi, “Piccoli, molto piccoli, piccolissimi”, Hopi Edizioni, 2021
(courtesy: Hopi Edizioni)
Kribbel-Krabbel, Irene Penazzi, “Piccoli, molto piccoli, piccolissimi”, Hopi Edizioni, 2021
(courtesy: Hopi Edizioni)
editorialista
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