Il profondo Veneto di Commesso Fotografo

«Sono di Fermignano, in provincia di Pesaro e Urbino, ma spesso mi trovo nel golfo di Venezia. Mio padre dice che scatto dall’età di 12 anni ma io non ci credo».
Così ci aveva raccontato Francesco de Luca, in arte Commesso Fotografo, quando lo sottoponemmo alle 7 domande della nostra piccola e ormai defunta rubrica 7am.

Questo succedeva oltre 8 anni fa, e già all’epoca de Luca aveva ben definito uno sguardo d’autore capace di trascendere i confini tra fotografia documentaria, fotografia di moda, fotografia industriale, ritratto e still life, contaminando una categoria coi canoni dell’altra e mescolando immaginari. Se la distanza tra l’obiettivo e il soggetto fotografato può talora espandersi — soprattutto nella fotografia di moda — fino a raggiungere distanze siderali, negli scatti del Commesso Fotografo lo spazio sembra al contrario accorciarsi fino a dare l’impressione che de Luca sia lì accanto, da qualche parte sulla scena, insieme a noi spettatori e spettatrici che osserviamo partecipi persino una natura morta.
Una qualità, questa, che è piuttosto evidente nei tanti lavori su commissione (commissioni che pure, a volte, diventano qualcosa di più: collaborazioni per affinità creative e spirituali, come con Laju, del quale ho scritto di recente, o con la bella iniziativa Talking Hands, giusto per citarne un paio) e che si rivela ancora più palesemente in un piccolo e affascinante progetto come Profondo Veneto.

Francesco de Luca, “Saluti dal profondo Veneto”, autoproduzione, 2020
(foto: Frizzifrizzi)

«È una raccolta fotografica, partorita durante il primo, fecondo lockdown. Lontano, per forza, da amici e parenti marchigiani, avevo pensato di mostrare loro qualcosa di quello che ho visto negli ultimi dieci e più anni» mi ha scritto de Luca, che ha appunto raccolto oltre un decennio di vita e di lavoro tra le provincie venete in una serie pubblicata in formato cartolina dentro a un libriccino che alla cartolina si ispira fin dalla copertina (il progetto grafico è di Laura Bolzan).

Sono circa 200 scatti: luoghi, persone, dettagli, situazioni — ci sono scatti posati e scatti improvvisati, foto studiate e foto che trasudano l’urgenza dell’attimo, inquadrature rimaste magari fuori da un lavoro, immagini già uscite sul suo account Instagram. Una dopo l’altra, dialogano sulla doppia pagina, l’una commentando l’altra, per affinità o per contrasto, per scarti laterali e libere associazioni.

Francesco de Luca, “Saluti dal profondo Veneto”, autoproduzione, 2020
(foto: Frizzifrizzi)
Francesco de Luca, “Saluti dal profondo Veneto”, autoproduzione, 2020
(foto: Frizzifrizzi)

Scrive il direttore creativo Nico Covre nell’unico testo che appare nel libro: «E così, trovandosi dentro questa stratificazione di contraddizioni, un marchigiano trapiantato in Veneto prova a integrarsi, al ghe fa l’amor con una de qua, impara l’idioma locale, o almeno ci prova. Lancia e registra sguardi curiosi, fascinato dal contesto che incontra nel suo vivere quotidiano. Per lungo tempo porta avanti un’analisi empirica e divertita. Ne esce un’infilata di cartoline dai contrasti accesi che il marchigiano vuole regalare agli affetti della sua terra per raccontare quella che è, a pieno titolo, la sua nuova casa. La vista di queste immagini susciterà invece nel veneto, probabilmente, un moto di orgoglio e allo stesso tempo una bestemmia, rafforzativa».

Saluti dal profondo Veneto è un piccolo gioiellino. Divertito — come suggerisce Covre — e divertente, ma anche pieno di anima.
Io l’ho scoperto perché de Luca me ne ha inviata una copia. La n. 13 su 25. Non ho idea se ve ne siano rimaste altre da acquistare, ma poco importa. Basta continuare a seguire Commesso Fotografo e afferrare qua e là piccoli frammenti del suo sguardo.

Francesco de Luca, “Saluti dal profondo Veneto”, autoproduzione, 2020
(foto: Frizzifrizzi)
Francesco de Luca, “Saluti dal profondo Veneto”, autoproduzione, 2020
(foto: Frizzifrizzi)
Francesco de Luca, “Saluti dal profondo Veneto”, autoproduzione, 2020
(foto: Frizzifrizzi)
Francesco de Luca, “Saluti dal profondo Veneto”, autoproduzione, 2020
(foto: Frizzifrizzi)
Francesco de Luca, “Saluti dal profondo Veneto”, autoproduzione, 2020
(foto: Frizzifrizzi)
Francesco de Luca, “Saluti dal profondo Veneto”, autoproduzione, 2020
(foto: Frizzifrizzi)
Francesco de Luca, “Saluti dal profondo Veneto”, autoproduzione, 2020
(foto: Frizzifrizzi)
Francesco de Luca, “Saluti dal profondo Veneto”, autoproduzione, 2020
(foto: Frizzifrizzi)
Francesco de Luca, “Saluti dal profondo Veneto”, autoproduzione, 2020
(foto: Frizzifrizzi)
Francesco de Luca, “Saluti dal profondo Veneto”, autoproduzione, 2020
(foto: Frizzifrizzi)
Francesco de Luca, “Saluti dal profondo Veneto”, autoproduzione, 2020
(foto: Frizzifrizzi)
Francesco de Luca, “Saluti dal profondo Veneto”, autoproduzione, 2020
(foto: Frizzifrizzi)
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