Luca Di Battista vuole andare al mare

Per raccontare questo progetto è necessario andare indietro nel tempo. Non serve spingersi chissà quanto in là, su quella linea che va via via facendosi sempre più sfumata che è il passato. Basta arrivare a inizio estate. Comincia a fare caldo, gli uccellini che cinguettano, le cicale che friniscono, la città che inizia a diventare irrespirabile, col cemento dei palazzi che sembra andare a fuoco nelle ore di sole.

È in questo scenario, familiare a molti, che Luca Di Battista sente quel richiamo — anche questo comune ai più — che solletica il naso, scuote le gambe e culla i pensieri: il mare.
«Voglio andare al mare», dice un gruppetto di neuroni nervosi, alla spasmodica ricerca di un po’ di dopamina. Ma la ragione, col manganello in mano, interviene subito. Bisogna lavorare.
E mentre da qualche parte le onde sciabordano, il sole indora i volti, il vento porta odori lontani, tu sei incatenato alla scrivania, in gabbia, dentro a un appartamento, insieme al sudore, un ventilatore, mail da mandare, bollette da pagare.

Luca Di Battista, “Voglio andare al mare”, autoprodotto, 2019 (courtesy: Luca Di Battista)
Luca Di Battista, “Voglio andare al mare”, autoprodotto, 2019 (courtesy: Luca Di Battista)

Luca Di Battista, però, è un illustratore. Uno bravo, per giunta. Originario di Pescara, dopo aver vissuto per un po’ a Berlino ora si divide tra Ferrara e Bologna, ha all’attivo mostre e libri ed è pure un brillante YouTuber.
Come molti illustratori, Luca ha lavorato sodo per guadagnarsi un “potere” che i più non hanno, e cioè disegnarsi una via d’uscita dalla gabbia.

Luca Di Battista, “Voglio andare al mare”, autoprodotto, 2019 (courtesy: Luca Di Battista)

E questo è esattamente ciò che ha fatto: cimentandosi in una sfida con se stesso, per 21 giorni consecutivi ha disegnato la sua via di fuga verso il mare, dimostrando, con altrettante tavole, che in effetti il mare — per lo meno a livello ideale — puoi trovarlo pure dentro a un appartamento rovente.

Quelle illustrazioni, leggere ma piene di vita, accompagnate da pensieri che le fanno volare fino alla spiaggia, diventeranno un libro, che si intitolerà proprio Voglio andare al mare e verrà prodotto in una tiratura limitata di 100 copie, attualmente in prevendita su Ulule, dove si possono prenotare insieme a una serie di extra, tra dediche, stampe firmate, cartoline illustrate e borsa.

Il 16 ottobre, inoltre, le tavole tratte dal libro saranno in mostra a Ferrara.

Luca Di Battista, “Voglio andare al mare”, autoprodotto, 2019 (courtesy: Luca Di Battista)
Luca Di Battista, “Voglio andare al mare”, autoprodotto, 2019 (courtesy: Luca Di Battista)
Luca Di Battista, “Voglio andare al mare”, autoprodotto, 2019 (courtesy: Luca Di Battista)
co-fondatore e direttore
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