Si può vedere qualcosa di continuo, avercela sotto gli occhi per tutta la vita, eppure non guardarla mai davvero. È un pensiero banale, certo. Li abbiamo visti tutti i vecchi, stereotipati film adolescenziali con l’amica bruttina che poi, come l’anatroccolo che diventa cigno, si trasforma in una bellezza. E chi è più fortunato, a scuola ha avuto insegnanti che hanno spiegato le sottili sfumature di significato del vedere, del guardare, dell’osservare, del fissare e dello scrutare (per chi non li ha avuti, se ne parla qui).
Però questo è davvero uno di quei casi: ho visto per una vita il lato interno delle buste da lettera, perlomeno da quando ricevo e pago bollette, ma non avevo mai prestato attenzione ai pattern che spesso ci sono stampati dentro. C’è voluto un sito per scatenare quest’epifania, che ha pure messo in moto una possibile, futura serie di post su Instagram dal mio profilo.
Il sito si chiama Envelope Collection e, nel momento in cui scrivo, raccoglie quasi 200 buste, tutte diverse (anche se le differenze, a volte, sono minime), aperte e scansionate.
A riceverle, con dentro conti da pagare, spam e corrispondenza, è un’artista americana, Bethany Johnson, che ha l’occhio allenato, lavorando spesso con elementi come pattern e texture.















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