Save the date | Lettering da Jesi – Tipografia della strada

Lettering Da è un progetto che va a inserirsi nel panorama, in pieno fermento in questi ultimi anni, del type hunting e della caccia alle vecchie insegne.
Nato a Torino — come ci ha raccontato tempo fa in un’intervista la fondatrice, Silvia Virgillo — in breve tempo ha coinvolto altre città italiane: non solo i grandi centri come Milano e Roma o i capoluoghi come Genova, Venezia, Lecce, Matera e Trieste, ma anche cittadine di provincia come Faenza e Jesi.

Proprio le insegne jesine, “catturate” da Valentina Casali e Marco “Goran” Romano — due vecchie conoscenze di Frizzifrizzi, jesina D.O.C. lei, jesino d’adozione lui, entrambi curatori di Lettering da Jesi e dei relativi social network —, sono le protagoniste di questa mostra che inaugurerà domenica 26 marzo presso Palazzo Pianetti che, in pieno centro, è uno dei più belli della città.

(fonte: Lettering da Jesi)

Essendo io nato a Jesi e avendo passato l’infanzia lì, a spasso con mia nonna, la mattina, per andare a fare la spesa, o alla ricerca del regalo di Natale dei pomeriggi di dicembre, mi sono reso conto di come un progetto come Lettering Da, se per chi vive da qualche altra parte è interessante sia dal punto di vista del design delle lettere che da quello storico, per chi è del posto va a disegnare una sorta di geografia sentimentale.

Le scritte, le incisioni sui muri, le insegne pubblicate sulla pagina Facebook di Lettering da Jesi le ho ben presenti. So esattamente dove sono. E vivendo fuori da anni diventano punti di riferimento non solo spaziali ma anche temporali (e, perché no, pure sonori: vedi ad esempio la tappezzeria Sbaffi, che mi ha fatto subito risuonare in testa un dialogo tra nonna e chissà chi — ‘Ndo posso ‘nda? [dove posso andare?], chiedeva quella, e Va’ giù da Sbaffo, no? rispondeva nonna).

(fonte: Lettering da Jesi)

Le città cambiano, e quando torni dopo un po’ di tempo è proprio dalle insegne che te ne accorgi. Quelle nuove disorientano e innescano un flusso di pensieri che scava nei ricordi fino a tirar fuori ciò che c’era prima. Quelle vecchie, rimaste intatte o consumate dagli anni, sono come le vecchie foto di un album di famiglia: rassicuranti, malinconiche, talvolta persino piene di piccoli/grandi misteri (che viaggi che mi facevo col logo di Nafer: i mobili avevano le gambe che assomigliavano a quelle delle lettere? Quella A era la tenda di un indiano d’America? Viveva nel negozio? E a un certo punto mi convinsi che dovesse esserci pure un pappagallo, lì, da qualche parte).

[cbtabs][cbtab title=”INFO”]Lettering da Jesi
Tipografia dalla strada

QUANDO: 26 marzo — 7 aprile 2017
DOVE: Sala didattica Tamburi, Palazzo Pianetti | via XV Settembre 10, Jesi
INFO: faceboook[/cbtab][cbtab title=”MAPPA”]

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(fonte: Lettering da Jesi)
(fonte: Lettering da Jesi)
(fonte: Lettering da Jesi)
(fonte: Lettering da Jesi)
(fonte: Lettering da Jesi)
(fonte: Lettering da Jesi)
(fonte: Lettering da Jesi)
(fonte: Lettering da Jesi)
(fonte: Lettering da Jesi)
(fonte: Lettering da Jesi)
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