La cucina, come tutte le attività dell’uomo, attraversa delle stagioni.
Potete chiamarle mode forse, sicuramente sono dei processi che segnano i nostri gusti e modificano quel patrimonio comune che osando un po’ si potrebbe chiamare lingua.
E il gioco, per giornalisti e critici, è intuire cosa succederà domani prima di tutti gli altri.
Proviamoci anche noi.
In questi anni si è parlato molto di creatività e nelle cucine di tutto il mondo si è allevata una generazione di cuochi dal grande bagaglio tecnico, da questo punto di vista la migliore di sempre. Siamo all’apice del successo di una cucina tecnica e piena di estetica, e infatti all’orizzonte, guarda caso, si addensano le “nubi” di una tempesta che farà fuori il superfluo di questa stagione.
E cosa pioverà sulla cucina internazionale?
Probabilmente i riti ancestrali di fuoco e filiera del selvatico, la frontiera già indagata con successo dalla cucina nordica, Noma in testa.
Brace, erbe, marinature, affumicature, il selvatico. I gesti più vecchi dell’uomo catapultati al centro della scena con tutto il loro patrimonio di brutalità ed essenzialità, tutta verità si potrebbe dire.
Ed ecco che Tutti pazzi in città, in programma a Faenza dal 30 maggio al 2 giugno (qui il programma) anticipa le tendenze con un calendario di vecchie razze italiane di vacca e maiale, grandi macellerie e cotture rigorosamente alla brace.
Un omaggio alla biodiversità recuperata negli ultimi 10 anni dei maiali neri italiani e ai grandi artigiani macellai. Un mestiere che sembrava dovesse scomparire ed invece ha espresso dei veri e propri fenomeni come Zivieri, Damini, Fracassi.
Tutti a Faenza ovviamente!
QUANDO: 30 maggio – 2 giugno 2014
DOVE: Piazza Nenni, Faenza (Ra) | mappa | fb
illustrazione di Monica Zani