Vincere la monotonia aguzza l’ingegno e ogni classe delle elementari ha il suo piccolo/grande designer capace di tirar su dal nulle altissime torri di gomme, capanne di mozziconi di matita, isole di goniometri, futuristici grattacieli di squadre, forbici e compassi, interi quartieri dall’intricato sviluppo urbanistico fatti di temperini, evidenziatori, graffette e di tutto l’arsenale di cancelleria (o stationery, come la chiamano gli anglofoni—e per fenomeno di induzione/imitazione/sgocciolamento dall’alto pure tutti quanti, qui in Italia, soffrono di sudditanza psicologica nei confronti di tutto ciò che arriva da oltre confine) a disposizione.
Poi si cresce, si comincia ad abbandonare penne e matite e a picchiettare autisticamente su una tastiera o a far sguisciare le dita su qualche schermo touch ma il fascino per l’astuccio e quel che c’è dentro, per l’odore di legno e gomma e inchiostro, per le corone delle matite temperate, per la polvere di grafite e i trucioli delle cancellature—quel fascino rimane, e te ne accorgi ogni volta che passi davanti a una cartoleria o a un negozio di articoli da ufficio e vorresti fare incetta di scatole di colori, trasferelli e pennarelli.
Ben consapevoli di tale fascino quelli di Present & Correct, uno dei migliori negozi online di cancelleria sui quali potrà mai capitarti di perdere il senno in una frenesia da acquisto nostalgico, ha realizzato un tumblr interamente dedicato a composizioni astratte realizzate proprio con temperini, gomme & affini.
Il sito si chiama Stationery Compositions e ogni giorno—per un anno—verranno postate nuove immagini.
E se sei uno di quelli che sbavano sulle vetrine dei cartolai saprai già che hai trovato la tua nuova droga digitale.