Sintetizzatori, veri o virtuali. Drum machine. Software per dj. Applicazioni per iPhone ed iPad…
Wire to the ear, per chi fa musica elettronica, è una risorsa incredibile di recensioni, test, interviste e consigli da parte di uno che suonare bit, pezzi di codice e impulsi elettrici lo fa per mestiere.
Oliver Chester, che ha fondato il blog sei anni fa, è infatti un producer di musica elettronica newyorkese, conosciuto soprattutto col suo nome d’arte The Horrorist, ha un’etichetta discografica (Things to Come Records) e soprattutto si diverte a provare ogni singolo programma o dispositivo analogico capace di produrre, modulare, distorcere suoni.
Girare per l’archivio del sito è come fare un viaggio all’indietro nella storia dei software musicali ed è impossibile non notare una tendenza inarrestabile, cioè il passaggio, neanche troppo graduale, dal mondo desktop/laptop a quello dei tablet e degli smartphones. Che “mamma Apple” abbia cambiato gli usi e i costumi di mezzo mondo lo vedi pure dalla “valigetta del dj”.