Apps | Crowsflight

Bello avere sempre in tasca una mappa che con un puntino azzurro ti dice dove sei, con un puntino rosso dove devi andare e che ti spiega con un itinerario a prova di deficiente come raggiungere la meta. Un’applicazione come Google Map è insostituibile (vero Apple?) ma ci sono casi in cui andare da A a B diventa secondario e ti ritrovi—perché hai un po’ di tempo libero o cerchi una via di fuga da una giornata che sembra una gabbia in forma di foglio excel pieno di nomi, numeri, vie e orari…—ci si ritrova a voler dar retta all’istinto, quell’innato sistema di cellule (almeno stando a quanto suggerisce una ricerca di qualche anno fa, fatta però sui ratti!) che fin da quando nasciamo è capace di rilevare posizione e direzione e disegnare mentalmente una serie di coordinate spaziali. Esattamente come succede nell’iPhone, solo che un telefono non ha emozioni né istinto e quindi, a differenza nostra, software che lo spingono al desiderio di vagare a caso, di fare il flâneur.

Un’applicazione come Crowsflight però è già un buon inizio. Perché pur segnalandoti la giusta direzione per arrivare ad un punto B non ti dice che strada fare ma, appunto, semplicemente da che parte andare. Come quando ti fermi all’edicola per chiedere informazioni su come raggiungere una via e dopo una serie ininterrotta di svolte, semafori, ponti, traverse, il tutto mimato con mano sapiente dall’edicolante, ti arrendi, ringrazi e chiedi semplicemente: «da che parte devo andare?».

Crowsflight è una mappa senza mappa. Una bussola magnetizzata dalla tua voglia di farti un giro.
Funziona grazie al GPS ma è possibile utilizzarla anche senza connesione, a patto di aver impostato prima i punti da raggiungere. Che possono essere semplicemente un itinerario cittadino come pure una città a migliaia di chilometri di distanza, ché quando te ne vai a spasso mani in tasca magari può essere importante sapere che Tokyo è proprio nella direzione che hai preso, 9703km più un là, dopo il fruttivendolo, il tabaccaio, l’agenzia immobiliare e il parrucchiere cinese.
Ma i segnalini puoi aggiungerli anche da solo, magari romanticherie come qui l’ho baciata per la prima volta e passo dopo passo farti un ben salto indietro a quella sera di novembre di dieci anni prima quando mano per mano siete andati in quella piazzetta scura e al freddo di una panchina l’hai stretta a te.

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