Save the date | Control+C Festival

Il mondo è piccolo, eh sì, ci conosciamo tutti, e poi ci sono i sei gradi di separazione, gli aerei, e ti giri tutto in 24 ore.
Il mondo è graaande, guarda cosa ti combina la rete e non si finisce mai di conoscere.

Piccolo, grande, ormai poco importa. Tanto questo finesettimana andrà in scena La Fine del Mondo.
A Carpi, per la precisione. E non c’entrano i Rem, e di sicuro nemmeno il 2012: stiamo parlando del Festival Ctrl+C (“La fine del Mondo”, quinta edizione, 18 – 20 novembre 2011) e la mia guida per ora solo telefonica è Corrado Nuccini, Giardini di Mirò e anima creativa della manifestazione, promossa dall’Assessorato alle Politiche culturali e giovanili del Comune di Carpi.

Ripetizione e approccio umano, digitalismi ed analogico convivono in una rassegna aperta in quanto a concept e mentalità.

Così recita la prima riga di presentazione estratta dal sito, a cui si rimanda per ogni approfondimento del programma, molto articolato e pieno di spunti.
Ma intanto facciamoci una prima idea dei contenuti, forse, principali.

Prima di tutto il titolo. “La fine del Mondo” arriva a sottolineare la chiusura di un ciclo, e non solo epocale, del mondo di oggi, tra Età dell’Acquario e 11.11.11, ma in particolar modo (autoreferenziale), di Ctrl+C intendo, come se questo fosse il momento di arrivo di un piano quinquennale creativo i cui sviluppi stanno già maturando. Eppure se aggiungiamo in fondo all’espressione un punto esclamativo e all’inizio un sospiro di meraviglia, ecco che “La fine del mondo!” si trasforma in un’esclamazione carica di aspettative.

Ad esempio, per quanto riguarda l’inseguimento dei singoli pezzi dei 22 Arcani Maggiori che insieme costituiscono il contenuto  della mostra “The Future Is Unwritten”, curata dallo Studio Blanco (a cui è affidata anche l’immagine del festival) e sparpagliata, anzi diffusa per la città.
Vagabondare alla ricerca del componimento del mazzo completo, tra un luogo e l’altro di Carpi (60 i punti vendita del centro coinvolti), potrebbe diventare una febbre per chi è feticista (come me…).

E poi gli spettacoli.
Si comincia stasera con sera Geoff Farina (intrigante chitarrista ed ex Karate) al Kalinka. Ma anche il djset “cult” di “Sir” Andrew Weatherall al Mattatoio.
Quest’ultimo è come un pezzo di storia del brit-mondo in piedi dietro al mixer (basti ricordare la produzione dell’album “Screamedelica” dei Primal Scream), “in un viaggio che sa partire dall’electro per andare verso mondi nascosti.” [cit.].

Sabato 19 novembre invece, ecco qualcosa di completamente diverso!
Dopo la “proiezione interattiva su vasta scala” di L.A.S.E.R. TAG  (a cura di Graffiti Research Lab), arriva la performance in tre parti al Teatro Comunale (unica a pagamento, al prezzo politico di 10 euro), l’evento clou dell’edizione 2011.
Apre le danze Fernando Corona, in arte Murcof, messicano e nome di punta dell’elettronica mondiale: cos’hanno in comune la classica contemporanea, il minimalismo, il beat elettronico e la kosmische musik tedesca? Un’ottima occasione per scoprirlo.

E fin qui siamo in tema con tastiere e digitale. Ma Peter Broderick fa razza a sé: cantante e musicista-quasi-cantautore, polistrumentista che sa muoversi tra chitarra, violino e banjo. Sarà interessante vedere come si potrà integrare con il precedente elettro-mariachi.
Infine il duo neonato degli italiani Welcome Back Sailors di estrazione Dream Pop, tra amore per l’R’N’B e l’indie di matrice nordeuropea.
Nella stessa sera, altrove per Carpi, anche il live klezmer de L’Orchestra della Fine del Mondo, e il dj set di Keemani.

Per concludere recuperando il tema catastro-alieno e rimanendo a casa nostra, domenica 20 novembre si potrà assistere alla proiezione di “L’ultimo Terrestre” opera prima alla regia del fumettista Gianni Pacinotti (Gipi).

QUANDO: 18 – 20 novembre 2011
DOVE: Carpi (Mo) | locations

editorialista
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