7am | Miriam Mosetti

7 opere e 7 domande, alle 7 di mattina, ad illustratori che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Miriam Mosetti.

Ciao Miriam, di dove sei, quanti anni hai e da quanto fai l’illustratrice?
Ciao Simone, ho vissuto i miei primi diciotto anni in un paese minuscolo che si chiama Postino, nella campagna in provincia di Cremona. Ho trascorso molto tempo nella mia stanza e ogni tanto d’estate uscivo a pattinare su e giù per l’unica strada del paese. Poi ho iniziato a girare a Milano e Parigi e altrove, alla ricerca un po’ di tutto. Ora sono tornata a ritroso in queste zona nebbiose e vivo a Lodi da circa un anno.
Ho 28 anni e disegno da quando ero all’asilo o prima, come tutti… Dal 2005, direi terminata l’Accademia di Brera, ho cercato di farlo in maniera diversa, provando a “dimenticare” le cose che sapevo fare, per costruire un piacere e un modo mio di farlo: lì ho iniziato a disegnare in digitale.

Matita o penna grafica (che materiali usi per il tuo lavoro)?
Mouse usb: è molto faticoso, ma mi permette di modellare i muscoli della mano nella direzione che io voglio dare loro, senza farmi guidare dalla naturalezza del disegno libero a matita. Vorrei disegnare a matita come con i vettori, modellando curve senza ripetere il tratto. Per farlo ci vuole molta ginnastica. A matita il mio tratto è ancora molle.

Cosa fai quando non disegni?
Ascolto la musica. Pulisco la casa. Appendo i quadri. Vado al cinema. Cerco case e posti in cui vorrei trasferirimi. Compro libri. Prendo il treno. Mangio kebab e faccio la spesa col mio ragazzo. Mi occupo di promozione e comunicazione di eventi espositivi legati all’arte moderna e contemporanea.

Cosa c’è sulla tua scrivania?
Una collezione di tazze di thé e tisane più o meno bevute. Il pc bianco. Una tazza contenente il cimitero dei cellulari (tutti questi piccoli telefoni ognuno con un problema fatale). Un grande vaso rosso contenente pennelli e acrilici praticamente secchi – tranne il bianco. Dei guanti di lana blu.

Un disegno pesa quanto…
Dipende anche dai sistemi gravitazionali che lo attraggono. Se ben fatto, un disegno è leggero, ma ha una densità notevole.

Un libro di cui vorresti illustrare la copertina e un film di cui vorresti fare il poster.
Anna Karenina di Tolstoj. La principessa Sissi, quello con Romy Schneider.

Un illustratore o un’illustratrice che mi consiglieresti?
Penso che Beato Angelico abbia ancora molto da dire.

co-fondatore e direttore
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