VV, ovvevo Vogue Vintage

Va bene, siete state tutte prese dalla settimana della moda, ticchettando a destra e a manca. Se una sera di queste volete dedicarvi a cinque minuti di puro relax e di esclamazioni sorprese una dietro l’altra, andate su Vogue.it.
No, tranquilli, nessun’altra polemica; ma una bella scoperta.
Se andate a questo link, vi trovate davanti la possibilità, fino al 31 marzo, di sfogliare due grandi numeri dell’edizione italiana.

Uno, del lontano 1965 è il primo numero di Vogue realizzato in Italia, con Lidia Tabacchi come direttore. Ho impiegato un’ora a sfogliarlo tutto tra favolose pubblicità di cosmetici e tre immagini che mi sono rimaste impresse: il vestito nuvola di Lanvin con fiocco in gabardine, il pigiama-palazzo della Baronessa Fiona Thyssen e gli abiti geometrici.
Il secondo invece, del 1988, è il primo numero che vede Franca come direttrice di Vogue Italia.
Curiosi? Basta andare al link, richiedere il codice e sfogliarvi il giornale in santa pace.

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