La leggenda sarda dell’Argia raccontata nella nuova collezione di Quattromani

Secondo una leggenda sarda, per guarire dal letale morso dell’Argia, la vedova nera mediterranea, una donna sposata, una vedova e una vergine dovevano mettersi a ballare e a cantare

Sono sempre più bravi Massimo Noli e Nicola Frau, i due designer di Quattromani, che oltre a quattro mani hanno due belle teste e sorrisi schietti. Stagione dopo stagione maturano, acquisendo sempre maggiore consapevolezza di sé, consapevolezza che, saggiamente, si trasforma in orgoglio per la propria terra, la Sardegna, dal cui immenso patrimonio culturale i due attingono a piene mani.

La Collezione FW2016/17 prende le mosse da una leggenda, il rituale dell’Argia.
Si narra che Dio avesse voluto liberare la Sardegna da tutti gli animali velenosi, tranne uno, l’argia (a noi tutti nota come malmignatta, o vedova nera mediterranea, un aracnide del genere Latrodectus), il cui morso però restava potenzialmente letale.

Come è, e come non è, in tutti i riti ancestrali dal morso del ragno si guarisce in un solo modo: ballando. Così anche per quello dell’argia, che prevede un complesso rituale di danze e canti necessari per guarire il malato/posseduto. A danzare qui pare fossero chiamate tre donne: una donna sposata, una vedova e una vergine.
Queste tre donne (vergine, vedova e sposata) e la stessa Argia sono le protagoniste della collezione. Lo sono attraverso una bellissima stampa in rosso e nero su fondo bianco, in cui si racconta il rituale. Lo sono attraverso la palette cromatica: tanto nero per la vedova, colori tenui e texture impalpabili per la vergine e accesi e flou per la sposata.

Una collezione estremamente femminile nelle linee che ricordano gli anni ’70, fatta di panno stuoia mohair, drap di lana, ma anche organza, tessuto tecnico, garza stampata, jersey di lana, maglia con tubolari ed eco pelliccia.
La Sardegna torna protagonista anche per le lavorazione e i materiali, grazie al tessuto con i pibiones, che nella tradizione era usato per ornare asciugamani, tovaglie da tavola ed in generale il corredo, e che i due usano in maniera interessante per dar vita a bellissimi capi spalla, in cui ancora una volta la protagonista è lei: l’Argia.

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