«Togliere invece che aggiungere potrebbe essere la regola anche per la comunicazione visiva a due dimensioni come il disegno e la pittura, a tre come la scultura o l’architettura, a quattro dimensioni come il cinema», diceva Munari.
Matteo Muci, graphic designer leccese di base a Milano, ha provato a semplificare in due dimensioni le tre dimensioni di alcuni tra i più grandi capolavori dell’architettura del Novecento (Ville Savoye di Le Corbusier, Rietveld Schröder House di Gerrit Rietveld, Farnsworth House di Ludwig Mies van der Rohe, Glass House di Philip Johnson e Fallingwater di Frank Lloyd Wright), utilizzando l’animazione video, quindi le quattro dimensioni.
Riuscendo nell’impresa.