Occhiali dalle linee e dai colori anni ’70 che sembrano uscire dalle giallognole (o psichedelicamente acide) pellicole dei film di quell’epoca, fonte d’ispirazione pure per alcuni dei nomi dei modelli, tutti realizzati a mano utilizzando acetato italiano vintage.
Lo stesso nome del marchio, Zanzan, nato a Londra nel 2009 e fondato da Megan Trimble e Gareth Townshend, arriva dall’omonimo termine d’origine maltese utilizzato dai gangsters inglesi degli anni ’60 per descrivere la sensazione di mettersi addosso un bel vestito nuovo – zanzan! – termine scovato tra le pagine di The Way We Wore, dello scrittore e giornalista inglese Robert Elms, un libro a metà tra saggio e romanzo che racconta la storia, dagli anni ’60 agli anni ’80, di un ragazzino della working class ossessionato dagli abiti, dalle “divise” delle varie subculture che si trova ad attraversare in quell’epoca di fermento creativo; volume non fondamentale a giudicare dalle recensioni che ho trovato in rete ma sicuramente interessante per tutti gli appassionati/studiosi di moda street, storia della moda o sottoculture.
Un mondo di storie ed ispirazioni, dunque, per degli occhiali che troverai solo nelle migliori boutiques oppure online, nello shop per ora tristemente (per te) vuoto ma nel quale presto arriverà la collezione SS2011, mentre i vecchi modelli puoi acquistarli da FarFetch, magari dopo aver guardato le foto di come vengono prodotti (in una galleria, a fondo pagina, che è quasi pornografia per i voyeur della filiera produttiva).
foto e didascalie sono prese dal sito di Zanzan Eyewear