Ho vissuto per anni a Genova, una città che di vento ne sa qualcosa! D’inverno, in certi quartieri si porta via tutto! Quando da bambino andavo a scuola, ho perso un numero imprecisato di ombrelli, puntualmente sbranati dal vento non appena voltato l’angolo in fondo alla via.
Curiosamente, negli ultimi tempi ho visto diversi titoli dedicati questo fenomeno atmosferico.
Tra i tanti, eccovene cinque.
Cinque è una rubrica di Davide Calì che parla di cinque libri, cinque fumetti o cinque-qualsiasi-altra-cosa.
Chapeau!
di Antonio Bonanno, Orecchio Acerbo
Chapeau è una città in cui il vento porta via tutto, i cappelli, ma anche le idee e i ricordi. Infatti, agli oggetti smarriti hanno sempre parecchio da fare. La gente però non ne sembra infastidita perché si è abituata al vento e anzi, se ne serve per spostarsi da un posto all’altro e tutti conoscono Chapeau per le sue gare di aquilone!
Ma sarà vero che i cappelli portati via dal vento finiscono tutti in un luogo misterioso?
Au gré du vent
di Mariapaola Pesce ed Emanuele Benetti, A2mimo
Jêrome è il pasticcere di un piccolo paesino, dove non succede mai nulla di speciale. Finché un giorno non comincia ad alzarsi il vento sempre più intenso. Dopo qualche giorno, il vento non accenna ad attenuarsi e il sindaco decide di riunire la popolazione per discutere sul da farsi. Alla fine della riunione, viene votata la costruzione di un muro. Ma sarà una buona idea?
Una storia interessante sul come reagiscono gli esseri umani alle cose che cambiano.
Ventario – Le scale dei venti
di Sarah Zambello e Susy Zanella, Nomos
Il vento è quella forza generatrice e distruttiva in grado di giocare con un aquilone e di spingere una nave da carico, di sradicare un albero o di trasportarne il seme a centinaia di chilometri di distanza.
Dopo un volume sulle nuvole, uno sulle comete e uno sulle onde, Sarah Zambello e Susy Zanella tornano per spiegarci le origini atmosferiche e i principi fisici che generano i venti, le loro rotte, e poi la storia della scala di Beaufort (che misura l’intensità del vento), la scala Fujita (per i tornado) e molte altre cose.
Per sapere tutto sui venti, dalla brezza leggera alla burrasca.
Come? Cosa?
di Fabian Negrin, Orecchio Acerbo
Un pescatore salpa con la sua barca in una giornata di vento. Sul molo sua moglie gli grida: Che cosa vuoi mangiare stasaeraaaa?
E lui: Purè di patateee!
Ma il vento si porta via le parole e la moglie capisce: Due grandi frittate!
Fabian Negrin ci regala una divertentissima storia, piena di vento e di equivoci. Sì, perché le due grandi frittate, diventano poi palme impanate, galline ammaestrate, ciabatte slacciate!
Alla fine, che cosa mangerà la sera il marinaio? Ve lo lascio scoprire da soli.
Il vento
di Alessandro Riccioni e Simone Rea, Il Leone Verde
Una mattina il vento si alza di cattivo umore e così se ne va in città a soffiare a più non posso, urlando come un pazzo tra i tetti e le strade.
Il vento solleva polvere e foglie fa strage di cappelli finché un cappellino che si muove sulla spiaggia non attira la sua attenzione.